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Tonio Kroger
 
Tonio Kroger 2016-10-25 12:45:03 68
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5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
68 Opinione inserita da 68    25 Ottobre, 2016
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La vita, l'arte, l' amore...

" Tutto in lui era particolare....Dentro di se' c' era tanta angoscia e tanto desiderio. "
È un viaggio nella poesia e nell'arte, Tonio Kroger, nella forza dello spirito e delle parole.
Racconto pubblicato nel 1903, profondamente autobiografico, traccia un percorso di crescita, umana e culturale, di un adolescente dell' alta borghesia ( Tonio ) in una città della provincia tedesca, sospinto da impulsi e desideri contrastanti quanto complementari.
Le sue passioni giovanili si identificano nel giovane Hansen, biondo, carismatico, dagli occhi cristallini, di certo non interessato alla letteratura a cui preferisce i suoi libri di cavalli e nella bionda Ingeborg Holm, che nemmeno lo guarda, e che una sera egli vedrà sotto una luce diversa, e nel caldo suono della sua voce vibrante riconoscerà il vero amore.
Nato in una famiglia controversa, il padre, il console Kroger, uomo algido, compito, nordico, scrupoloso, la bella madre Consuelo , a cui tutto era indifferente, bruna e focosa come il non ben precisato luogo esotico da cui proveniva.
Il suo stesso nome sta ad indicare una strada a metà tra nord e sud, ragione e sentimento. Da adolescente era felice perché " la felicità è amare e carpire piccole illusorie vicinanze all' oggetto amato ", crescendo, "...con il tormento e l' orgoglio della conoscenza, arriva la solitudine. " Allora viaggerà in grandi città del sud, perdendosi in avventure della carne," il cuore morto e svuotato di amore, toccando il fondo di ogni voluttà."
Il ritorno sfocerà in un intenso dialogo, per lo più monologo, con l' amica Lisaweta Iwanowna, sul vero valore dell' arte, sull' isolamento inevitabile dell' artista e sulla propria necessità di far parte del mondo, con l' inevitabile e sorprendente accusa da lei rivoltagli di essere semplicemente " un borghese smarritosi."
Poi, ritrovata la propria strada ( di casa ), e compiuta una precisa scelta di vita, la scrittura, un cammino nell' arte, fa ritorno nell' estremo nord, riconciliandosi con la legge del padre e con quella gioia dell' anima che in passato gli era appartenuta e che aveva cercato inutilmente in ogni piacere.
Qui si compirà la sua storia, in un mondo borghese che non apprezza l' arte ma che continua a sentire vicino, parte di se', in un viaggio metaforico e profondamente simbolico. Ma e' proprio quello stato di mezzo, in cui ha sempre vissuto, a causare la sua sofferenza, e, paradossalmente, la sua felicità.
Giunto ai confini dell' esistenza, all" estremo nord, novello Amleto, abbracciato da una natura selvaggia e romantica, dalla luce di un nuovo giorno e da quel mare che lo chiama, lo saluta , lo attira a se', Tonio sorride.
Poi, d' improvviso, un' immagine folgorante, nostalgica, quegli stessi protagonisti di un passato lontano ritornano, sempre gli stessi, sospesi nel tempo, a rappresentare un mondo da lui profondamente amato ma che lo ha sprofondato in una solitudine disperante, condannandolo ad osservare nell' ombra.
Ed allora, si abbandona ad una considerazione profonda, riassuntiva, totalizzante. Quel borghese giudicato tale dagli artisti, flemmatico, incapace di desiderio, ha rischiato di essere arrestato dai borghesi stessi ( per uno scambio di persona ), così stupidi, ma quegli stessi artisti, che lui apprezza per la loro trascendenza e capacità di cogliere la bellezza, non invidia.
Il processo che fa di un letterato un poeta ( se stesso ) sta in quella sospensione e compenetrazione tra due mondi, quello estetico e creativo non ancora cesellato e scolpito, sospeso nella trascendenza, e quello naturale, oggettivo, dei biondi, dagli occhi azzurri, dei felici, amabili e ordinari. Il primo senza il secondo sarebbe irreale, teorico, inconsistente.
E questo amore non va biasimato, perché " c'è nostalgia, dentro, e malinconica invidia, appena un po' di disprezzo e una grande, casta felicità."

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Commenti

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Acuta e bella recensione : complimenti !
Anche a me il racconto è piaciuto molto, anche se non ai livelli dei capolavori "I Buddenbrook" e "La montagna incantata", davvero bellissimi.
In risposta ad un precedente commento
68
28 Ottobre, 2016
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Grazie Emilio, indubbiamente i due romanzi da te citati sono dei capolavori assoluti, anche se Tonio Kroger ha dei momenti di altrettanta grandezza letteraria!!
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