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Jerusalem
 
Jerusalem 2016-09-23 14:23:28 68
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
68 Opinione inserita da 68    23 Settembre, 2016
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Elaborazione, viaggio e ritorno.

Selma Lagerlov e' una delle più grandi scrittrici svedesi, premio Nobel nel 1909, e la sua opera si inserisce all' interno di una letteratura scandinava che andava affrontando temi riguardanti l' animo umano, lo studio e la rappresentazione dell' interiorita', il rapporto uomo- donna, ma anche un senso profondo di attaccamento alla terra, alle proprie origini ed alla religione.
In " Jerusalem " si narra con tono epico la vicenda ( rifacendosi ad un fatto realmente accaduto ) di una piccola comunità di contadini della Dalecarlia ( area a nord della Svezia ).
Nella prima parte ci si addentra nella loro quotidianita', afffrontando la rigidità climatica ed i ritmi stagionali, i rapporti interpersonali ed interfamigliari, nascite, morti, intrecci, religiosita', speranze, costumi, in un profondo e contestuale radicalismo ed attaccamento alla amata terra, fertile ma dal clima rigido, amorevole ma anche burbera ( prevalentemente nei protagonisti ).
È uno scorrere dai ritmi costanti, flessuosi, profondamente armonici ed armonizzati con il reale, mostrandoci figure che hanno un che di mitologico.
La seconda parte illustra la migrazione, seguendo il precetto evangelico fondamentalista di un predicatore venuto dall' America, di una trentina di esponenti della comunità, che, abbandonati tutti i propri averi, si recano in Terra Santa alla ricerca di un senso, in primis interiore, di un equilibrio, di un concetto di fede allargato, di un ideale di perfezione.
Troveranno, però, una terra dai profondi contrasti, arida, ostile, solcata da profonde differenze e contrasti religiosi, senza pace, alcuni di loro si perderanno, altri riacquisiranno i rapporto smarriti, in primis con se stessi e poi con la comunità.
Il senso del romanzo può essere letto e da un punto di vista prettamente storico, riferendosi agli accadimenti dell' epoca ( la fine dell'800 ) magistralmente descritti e, viceversa, decontestualizzato, seguendo un filone fiabesco e metaforico.
La scrittura è lineare, scarna, arricchita da immagini forti, fotografiche.
Il tema religioso e naturalistico sottende la ricerca di un senso, di un equilibrio ritrovato, in quella circolarita' propria dell' animo umano che, partendo dall' io, sperimenta il viaggio e la ricerca, per tornare alle origini con un nuovo se', più consapevole e maturo, in un processo di riconciliazione con i conflitti del passato, con la propria storia e famiglia, dopo un pellegrinaggio che alla fine si è mostrato prevalentemente come ricerca di un senso profondo individuale e collettivo ( così fa il protagonista Ingmar ).
È un testo piuttosto complesso per temi trattati, linearità e naturalezza nascondono complessita' e profondita' e un mondo sommerso da individuare e decodificare, come nella migliore tradizione letteraria scandinava.

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Commenti

3 risultati - visualizzati 1 - 3
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Amo moltissimo la scrittura della Lagerlof. Il suo "Il re di Portugallia" è un romanzo bellissimo. Non conosco ancora il libro recensito, ma mi interessa.
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Mario Inisi
23 Settembre, 2016
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Sì bello il re di Portugallia,
siti
25 Settembre, 2016
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Interessante proposta, "Il re di Portugallia" è indimenticabile.
3 risultati - visualizzati 1 - 3

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