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LE MILLE SFACCETTATURE DI EMMA
Jane Austen nella sua biografia a proposito di questo libro scrisse: "Sto per descrivere un'eroina che non potrà piacere a nessuno, fuorché a me stessa".
Una frase geniale, che già ci mette di fronte a un personaggio sicuramente particolare che darà anche il titolo al libro: EMMA.
La bella, la ricca, l'indipendente Emma Woodhouse, di certo un eroina completamente diversa dalle altre create da Jane Austen.
La nostra protagonista è sicuramente ricca di qualità e tra queste spicca la completa indipendenza, la convinzione di non aver bisogno di nessun altra persona al mondo se non se stessa.
Avendo questa caratteristica, naturalmente, si diverte ad organizzare i matrimoni degli altri e a immaginarseli tra i suoi vari conoscenti escludendo sempre se stessa in quanto è ben sicura che mai si sposerà nella sua vita.
E' così che inizia la presentazione di questo personaggio che risulta essere fin troppo pretenziosa e snob e per certi versi esageratamente sicura di se stessa e delle sue convinzioni.
Ma, come spesso accade anche ai giorni nostri (voglio ricordare che i personaggi dei romanzi della Austen rispecchiano spesso la civiltà d'oggi), un carattere così deciso, sicuro e fermo nelle proprie idee nasconde sotto una persona insicura e bisognosa di avere qualcuno accanto (perché tutti ne abbiamo bisogno).
Come ogni romanzo della Austen, anche questo è ricco di colpi di scena specialmente nella parte finale ma (è un giudizio molto personale) rispetto agli altri suoi che ho letto "Orgoglio e Pregiudizio", "Ragione e Sentimento" e "Persuasione", è quello che mi ha colpita meno e non perché io abbia imparato a prevedere le mosse della scrittrice, questo mi pare impossibile...