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Stravagante, travolgente, surreale
Un romanzo travolgente e appassionante quello di Bulgakov, che ci trascina in una Mosca surreale.Nella mosca staliniana fa la sua comparsa Woland, ovvero Satana, che è un mago di magia nera. Woland è a sua volta seguito da personaggi estremamente bizzarri e stravaganti, a tratti inquietanti, come il gatto nero che parla, Korov'ev e Azzazello (a mio avviso, una delle migliori caratterizzazioni di questo romanzo).
Grazie al suo stile impeccabile, non eccessivamente descrittivo, Bulgakov riesce a tenere viva l'attenzione del lettore, impressionandolo con avvenimenti imprevedibili.
Straordinario è il parallelo effettuato tra l'intreccio del romanzo stesso e quello del romanzo su Ponzio Pilato scritto dal Maestro, le sequenze del romanzo sono incastrare perfettamente nell'intreccio che si snoda a Mosca. Vedere come Woland sia in grado di far impazzire anche le menti più lucide, fredde e razionali, ci fa capire quanto alla fine sia precaria l'esistenza dell'uomo stesso, e come ogni mente abbia i suoi punti deboli e le sue paure più nascoste, che possono materializzarsi in questo momento.
Sempre vivo è il motivo faustiano. Volendo, infatti, si potrebbe operare una sorta di parallelo tra il Maestro e Faust, ma ho notato sostanziali differenze, l'unico elemento in comune sembra essere l'acquisto dell'anima da parte di Satana-Woland.
Contro tutte le aspettative, è proprio Satana a offrire al Maestro e a Margherita la possibilità di un'esistenza serena e tranquilla, Margherita è infatti un personaggio profondamente insoddisfatto e infelice, mentre il Maestro vive nell'autocommiserazione, a tratti è patetico.
Romanzo travolgente e appassionante, la lettura è consigliata a tutti, poiché scorrevole.
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