Dettagli Recensione
Oggi la mamma è morta. O forse ieri. Non so.
Avere in casa questo libro da oltre 12 anni e non averlo ancora letto dovrebbe essere perseguibile penalmente!!!
Mi dichiaro colpevole.
O meglio, lo ero, fino a qualche minuto fa...
Centodieci pagine che ti lasciano annichilita...proprio come il nostro Meursault, incapace di qualsiasi reazione, slancio, sentimento.
Disarmante.
Privo di affetto filiale, incapace di amare una donna se non in senso fisico, privo di ambizione sul lavoro, cortese, ma amico di nessuno, capace di macchiarsi del peggiore dei reati...eppure totalmente privo di cattiveria, di malvagità intenzionale.
Così innocente da risultare colpevole senza appello!!!
Meursault è disinteressato del mondo e della società cui appartiene perché fondamentalmente è "straniero" a se stesso"!
Ma questa estraneità, alla fine, gli consente di arrivare ad una "accettazione" totale del suo destino assurdo...e lo solleva dalle sue responsabilità.
"Del resto non fa alcuna differenza"...ma il mondo ha bisogno di uomini che piangono al funerale della loro madre!!!
È incredibile come il "vuoto emozionale" di questo romanzo sia riuscito invece a farmi sentire piena, arricchita.
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Un libro che non si dimentica.
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