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Ha detto tutto Tolstoj...
Ci sono libri di cui si può parlare, che si possono commentare, recensire, dire quanto siano belli o brutti, interessanti, intensi, ecc...e poi ci sono i "Libri" come questo...davanti ai quali bisogna stare muti, in silenzio, perché qualunque cosa si dica sarebbe superflua, inutile, offensiva...
Ha detto tutto lui, Tolstoj...e noi non possiamo fare altro che ringraziarlo per averci donato tanto.
C'è, per me, una frase, pronunciata da Anna a Levin, che racchiude un po' tutto il senso del romanzo e dell'animo di Anna.
Mi ha colpito come un pugno in faccia:
"Dite a vostra moglie che le voglio sempre bene. E ditele ancora che, se non può perdonarmi, le auguro di non doverlo mai fare. Per perdonare, bisognerebbe aver vissuto quello che ho vissuto io...Dio la preservi da ciò."
Se proprio mi è concesso vorrei fare una considerazione di tipo puramente personale, non oggettiva...sono felice di aver letto questo libro adesso e non 5, 10, 20 anni fa...perché non l'avrei capito, non l'avrei amato, non mi avrebbe fatto male tanto quanto me ne ha fatto adesso.
I libri sono lì e aspettano...aspettano il momento giusto per essere letti, per alcuni arriva, per altri non arriverà mai, ma quando succede non ce n'è per niente e nessuno, senti che qualcosa dentro di te è cambiato per sempre e non sarai mai in grado di spiegare ad alcuno come e perché...succede e basta!!!
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