Dettagli Recensione

 
La Marcia di Radetzky
 
La Marcia di Radetzky 2016-06-12 14:57:10 silvia71
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    12 Giugno, 2016
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Il declino

La lettura di questo datato romanzo storico costituisce un vero viaggio nel tempo per chi ami immergersi in atmosfere passate.
Dato alle stampe nel 1932, il romanzo immortala gli ultimi decenni che segnarono il decadimento del grande impero austro-ungarico, guidato da Francesco Giuseppe.
E' innegabile il valore che assume un'opera simile ancora oggi, approdati in una società talmente distante dai costumi descritti da provarne una sensazion di incredulità.
Eppure tra le pagine del romanzo di Roth è narrata una fetta di Storia, vengono rappresentati uomini e ideali, la realtà del tempo domina su ogni altro aspetto.
L'autore si propone di descrivere una parabola, dai fasti del vittorioso impero alla caduta inesorabile, analizzando ascesa e discesa dell'aristocrazia, passando attraverso gli onori della carriera militare, vissuta con dedizione e orgoglio.

Il romanzo nella fase iniziale possiede un buon ritmo narrativo, piuttosto nella fase successiva e finale sembra perdere un po'di smalto, divenendo un quid cavilloso su alcuni particolari.
Il linguaggio, seppur valutato in traduzione, risulta moderno e appetibile, così da non limitarne il grado di piacevolezza.
Nell'insieme va reso merito a Joseph Roth per aver tramandato una società ed i valori cui era ancorata, per aver colto i tratti salienti di un'epoca di trapasso, per aver raccontato pregi e difetti, vittorie e sconfitte, ponendo la sua osservazione sull'uomo, sui suoi sogni, affetti e speranze.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
220
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

3 risultati - visualizzati 1 - 3
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao Silvia.
Questo libro, l'ho letto e riletto. Lo considero un capolavoro. L'autore ha saputo coniugare la decadenza e la 'nostalgia' (anche se non è il termine più appropriato) riguardante un mito che andava ben al di là della Storia.
In risposta ad un precedente commento
Matelda
13 Giugno, 2016
Segnala questo commento ad un moderatore
Sono compleamente d'accordo con te , Emilio.
ciao Emilio, ne ho riconosciuto senza dubbio il valore e sono felice di averlo letto finalmente, tuttavia con estrema sincerità non posso non dire che alcuni tratti mi hanno rallentato e non li ho apprezzati del tutto.
In ogni caso una lettura da consigliare.
3 risultati - visualizzati 1 - 3

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'attesa
Papà Gambalunga
I misteri di Udolpho
Guerra
Il violino del pazzo
In affitto
In tribunale
Bandito
La fattoria delle magre consolazioni
Il possidente
Le torri di Barchester
Deephaven
Racconti di pioggia e di luna
La casa grigia
Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti
L'uccello nero