Dettagli Recensione
Il declino
La lettura di questo datato romanzo storico costituisce un vero viaggio nel tempo per chi ami immergersi in atmosfere passate.
Dato alle stampe nel 1932, il romanzo immortala gli ultimi decenni che segnarono il decadimento del grande impero austro-ungarico, guidato da Francesco Giuseppe.
E' innegabile il valore che assume un'opera simile ancora oggi, approdati in una società talmente distante dai costumi descritti da provarne una sensazion di incredulità.
Eppure tra le pagine del romanzo di Roth è narrata una fetta di Storia, vengono rappresentati uomini e ideali, la realtà del tempo domina su ogni altro aspetto.
L'autore si propone di descrivere una parabola, dai fasti del vittorioso impero alla caduta inesorabile, analizzando ascesa e discesa dell'aristocrazia, passando attraverso gli onori della carriera militare, vissuta con dedizione e orgoglio.
Il romanzo nella fase iniziale possiede un buon ritmo narrativo, piuttosto nella fase successiva e finale sembra perdere un po'di smalto, divenendo un quid cavilloso su alcuni particolari.
Il linguaggio, seppur valutato in traduzione, risulta moderno e appetibile, così da non limitarne il grado di piacevolezza.
Nell'insieme va reso merito a Joseph Roth per aver tramandato una società ed i valori cui era ancorata, per aver colto i tratti salienti di un'epoca di trapasso, per aver raccontato pregi e difetti, vittorie e sconfitte, ponendo la sua osservazione sull'uomo, sui suoi sogni, affetti e speranze.
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In ogni caso una lettura da consigliare.
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Questo libro, l'ho letto e riletto. Lo considero un capolavoro. L'autore ha saputo coniugare la decadenza e la 'nostalgia' (anche se non è il termine più appropriato) riguardante un mito che andava ben al di là della Storia.