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Non tutti i boa senza appetito son cappelli
C’era una volta un uomo che amava scrivere, ma soprattutto volare. Fu cosi’ che si arruolo’ come pilota e nel luglio del 1944 parti’ per l’ennesimo volo, da cui mai piu’ fece ritorno.
Ancora oggi le sorti del relitto sono avvolte nel mistero. Forse, semplicemente, Antoine si lascio’ mordere da un serpentello velenoso e abbandono’ negli abissi il corpo pesante, per raggiungere in leggerezza il suo piccolo pianeta.
Anni prima del malcapitato evento, era notte quando lo sfortunato precipito’ in un deserto a duecento chilometri dal Cairo, un paesaggio tristissimo e bellissimo. Un luogo dove l’orizzonte e’ sempre il medesimo, dove la vita e’ piu’ rara. Dove tra il fruscìo della sabbia e il tintinnio di milioni di stelle la solitudine sussurra che una sola rosa nel proprio mondo non fa poverta’ di rose, ma fa il fiore raro e speciale, delicato, a rischio di estinzione con quelle poche spine che indossa come unica difesa.
Quando l’acqua scarseggia e si sente la vita sfuggire sarebbe bello avere un amico, un piccolo principe biondo che che non dà pace finche’ a domanda non segue risposta.
Poi ne converrete , se la temperatura scende e si fa rigida, ammorbidire i termini aiuta ad intiepidire le membra tremanti. Giunge il momento in cui una volpe ti insegna che addomesticare non significa per forza domare. Puo’ essere un passo gentile e cauto che giorno dopo giorno avvicina due specie diverse ed ostili, finche’ quando ci si lascera’ per sempre l’oro del grano sara’ per la volpe un amorevole e malinconico ricordo del piccolo compagno alieno.
Antoine non e’ un personaggio del racconto, ma ne e’ piu’ precisamente l’autore. Queste righe , e’ ovvio, non sono la biografia del medesimo né tanto meno il riassunto del suo libro. E’ solo un miscuglio, un pasticcio, un patchwork a chilometro zero. Quelle frasi che metti insieme senza troppo senso non appena terminata una lettura.
Che la favola di Antoine de Saint – Exupèry sia appetibile a grandi e piccini e’ un pregio, il difetto e’ nella sua brevita’. Il trucco sta nel potere di ogni lettore di dilatare il tempo leggendola lentamente e, magia delle magie, ripensandoci in continuazione.
Buona lettura.
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