Dettagli Recensione

 
Molto rumore per nulla
 
Molto rumore per nulla 2016-03-29 13:27:05 Belmi
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Belmi Opinione inserita da Belmi    29 Marzo, 2016
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Uno Shakespeare alla portata di tutti

“Molto rumore per nulla” è un’opera di Shakespeare che non conoscevo, ma dopo averla trovata più volte rammentata in altri libri, non ho resistito e curiosa, come solo una donna può esserlo, l’ho presa in biblioteca, l’ho letta e posso confermare di aver fatto bene.

“Molto rumore per nulla” è una commedia romantica in cinque atti. I personaggi non sono pochi, ma sono facilmente riconoscibili. Shakespeare in meno di cento pagine, presenta una commedia che se sotto molti punti di vista è prevedibile, trova la sua peculiarità non tanto nella trama, ma nei singoli personaggi.

Siamo a Messina e due sono le storie che s’intrecciano. Da una parte, il colpo di fulmine fra Ero e Claudio e dall'altro l’amore litigarello fra Beatrice e Benedetto. Ma l’happy end si dovrà scontrare con la calunnia e l’inganno dell’uomo che con il suo zampino cerca di trasformare una commedia in una tragedia.

Se, come dicevo, la storia può sembrare davvero molto banale e prevedibile, i singoli protagonisti di certo non lo sono. Fra i miei preferiti spicca Beatrice, cugina di Ero, che rappresenta, considerato che la commedia è stata pubblicata a fine 1500, una femminista vera e propria. Una donna che difende la cugina, risponde per le rime e soprattutto è consapevole della sua posizione “Non posso diventare uomo solo perché lo desidero, e allora morirò donna perché soffro”. Una donna però che davanti all’amore e al valore dell’altro riesce, anche se non con semplicità, a riconoscerlo e a ricambiarlo.

Una menzione la devono avere anche Carruba, capoguardia della ronda notturna e il suo vice Sorba. Con la loro inettitudine non possono non rimanere simpatici al lettore. L’intento di Shakespeare è molto chiaro, ovvero quello di rappresentare l’inefficienza della giustizia.

Uno Shakespeare che consiglio a tutti, si legge velocemente e per gli amanti dell’autore è imperdibile.

Vi lascio con questa frase:

“non si apprezza il valore di quel che abbiamo mentre ne godiamo, ma appena lo perdiamo e ci manca, lo sopravvalutiamo, e gli troviamo il pregio che il possesso rendeva invisibile, fino a che era nostro”.

Sante parole!

Buona lettura!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
170
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Ciao. Bel commento. E complimenti per averci riproposto tale Autore!
In risposta ad un precedente commento
Belmi
30 Marzo, 2016
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie Emilio, sei sempre molto gentile!
Federica
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'attesa
Papà Gambalunga
I misteri di Udolpho
Guerra
Il violino del pazzo
In affitto
In tribunale
Bandito
La fattoria delle magre consolazioni
Il possidente
Le torri di Barchester
Deephaven
Racconti di pioggia e di luna
La casa grigia
Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti
L'uccello nero