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La morte a Venezia
 
La morte a Venezia 2016-03-06 19:07:50 sonia fascendini
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
sonia fascendini Opinione inserita da sonia fascendini    06 Marzo, 2016
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Amore improprio

Gustav Aschenbach è uno scrittore tedesco, solido, ligio all'etica e rispettoso delle regole. Passata la mezza età, quasi per caso si trova a trascorrere le vacanze a Venezia. Qui il suo sguardo si poserà su Tadzio e non si potrà più sollevare. Questo ragazzino polacco, preso dai suo giochi di bambino, circondato dalle cure di madre, sorelle e balia lo condurrà alla fine.
Sullo sfondo una Venezia minacciata dal morbo della peste che tutti cercano di nasconder per non far fuggire i turisti. in primo piano un uomo di età avanzata alle prese con un innamoramento da adolescente. Così come Venezia cerca di nascondere i prorpri malati Gustav si rende quasi ridicolo cercando di ringiovanirsi nell'aspetto e nell'abbigliamento così da apparire più desiderabile al ragazzo per cui spasima. La brama pedofila dello scrittore non sarà consumata, ma si risolverà solo in inseguimenti tra le calli di Venezia ed in appostamenti sulla spiaggia in attesa di veder passare il ragazzino.. In questo ci metterano lo zampino anche le donne di casa che hanno notato questo interessamento insano. Non sappiamo se Gustav avendone l'occasione sarebbe stato capace di violare il giovane che lo ha stregato rendendolo incapace di controllarsi. Sappiamo, però che questo amore gli ruberà la capacità di agire in modo razionale e che, alla fine, lo porterà alla felicità più definitiva.
Non mi soffermo sulle evidente allusioni ad un periodo di decadenza che si cerca di mascherare abbellendo la realtà o cercando d deviare l'attenzione sulla mosca per far passare innosservato l'elefante. Sottolineo, invece, la capacità che ha Mann di catturare il lettore con descrizioni precise ed azzeccate di persone e sentimenti. Capacità che ammiro molto in questo autore, altro discorso è il tema trattato e quello che a me sembra il tentativo di farci simpatizzare per un pedofilo.

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