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Le relazioni pericolose
 
Le relazioni pericolose 2016-03-01 18:12:57 Belmi
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Belmi Opinione inserita da Belmi    01 Marzo, 2016
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Due burattinai e molte marionette

“Le relazioni pericolose” è stato pubblicato per la prima volta nel 1782 e se il libro può far ancora scandalizzare, mi posso immaginare cosa può aver suscitato al tempo della sua prima edizione. Il libro, infatti, fu bandito e messo sotto accusa.

Ambientato a Parigi, nel tempo coevo alla sua pubblicazione (in un 17.. non specificato), il romanzo ci racconta di come non c’è niente di più pericoloso, di una donna rancorosa in cerca di vendetta.

Due sono i burattinai e molte le loro marionette. Tutto nasce dalla sete di vendetta della Marchesa di Merteuil che per vendicarsi di un ex amante, decide di chiedere la collaborazione del libertino Visconte di Valmont. Per vendicarsi, il piano è tessuto intorno ad una tela che implicata la presenza di molte persone, che loro malgrado, si ritroveranno coinvolte in un giro di relazioni pericolose. Tra loro spicca l’ingenua Cécile, quindicenne appena uscita dal convento, il cavalier Danceny, innamorato inesperto e la pura presidentessa di Tourvel.

Il libro è una raccolta epistolare che coinvolge la corrispondenza tra i nostri personaggi. Dubbia è la provenienza di queste lettere, l’editore ne vede difficilmente possibile la veridicità.

Lo stile dell’autore non ti permette di “entrare” nel romanzo ma ti fa vivere qualcosa d’insolito. Il lettore diventa lo spettatore di questo teatrino, in cui i burattinai manovrano le loro marionette e gli fanno fare quello che vogliono.

Laclos è davvero molto critico nei confronti della sua società. I suoi due burattinai sono meschini, insensibili, rancorosi e privi di emozioni pure. Non si fermeranno davanti a niente e nessuno, neanche all’ingenuità di una ragazzina il cui unico torto è stato quello di fidarsi delle persone sbagliate.

Un libro che non può lasciare indifferenti, in cui gli intrighi, le bugie e le cattiverie ci mostrano una società francese dissoluta e peccaminosa. L’unico ostacolo possono essere le 175 lettere che ci sono da leggere per arrivare alla fine.

Ho visto anche il film, dove ho potuto apprezzare una Close Glenn e un John Malkovich davvero impeccabili, nei ruoli dei due protagonisti.

Lo consiglio!

Buona lettura.

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Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
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A me Cècile è sembrata più sciocca che ingenua, e in definitiva più insopportabile della Marchesa :-)
Bel commento. Io però, il libro, l'ho mollato; non sono riuscito a finirlo.
In risposta ad un precedente commento
Belmi
05 Marzo, 2016
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Effettivamente non è stato semplicissimo arrivare alla fine, ma ne è valsa la pena. Grazie del commento.
Federica
In risposta ad un precedente commento
Belmi
05 Marzo, 2016
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Cristina, io nei suoi confronti sono stata più clemente perché ho considerato il fatto che è stata in convento e che non conosceva ancora i mali della vita e della società. Comunque un pò sciocca lo è!
Grazie del commento.
Federica
4 risultati - visualizzati 1 - 4

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