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I demoni
 
I demoni 2016-02-10 06:44:26 enricocaramuscio
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    10 Febbraio, 2016
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Una penna critica, ironica, farsesca

La Russia della seconda metà dell’Ottocento è un calderone pronto a scoppiare. L’assetto societario sta cambiando, le classi povere cominciano un processo di riscatto dalla servitù della gleba che le ha soggiogate per interi secoli e nel paese circolano idee nuove e rivoluzionarie. D’altra parte l’aristocrazia, storica classe dirigente, continua a dimostrare i suoi limiti e la sua lampante incapacità di gestire la vita pubblica. In questo scenario si inseriscono, come schegge impazzite, uomini senza scrupoli e senza ideali che si mascherano da rivoluzionari per creare scompiglio nella società. Tra questi troviamo Petr Stefanovic Verchovenskij, un nichilista sovversivo che si traveste da socialista millantando contatti con importanti cellule rivoluzionarie e che riesce a mettersi a capo di un gruppo di uomini, plagiandoli con impalpabili pretesti ideologici e costringendoli a commettere crimini atroci. Nella mente allucinata di questo pseudo rivoluzionario c’è l’obiettivo di raggiungere il potere ponendo come leader del suo improbabile movimento un altro nichilista, il carismatico, misterioso e affascinate Nikolaj Vsevolodovic Stavrogin. Ma tra i due i rapporti si altereranno e la situazione finirà per sfuggire loro di mano, precipitando in un abisso di nefandezze, di meschinità, di sangue e di demòni. Drammatico ma al contempo grottesco, dissacrante ed insieme mistico, storico ma per certi versi attualissimo, il libro del maestro Dostoevskij scava nei più profondi abissi dell’animo umano con quella capacità di introspezione e quel talento nel creare empatia tra lettore e personaggi che tanto hanno reso celebre il grande scrittore russo. L’elevato numero di personaggi chiamati in causa, le varie situazioni che si vengono a sovrapporre ed incrociare le une alle altre, i continui salti temporali rendono impegnativa e poco agevole una lettura che tuttavia viene allietata dalla bellezza dello stile, dalla spiccata ed arguta ironia e dall’importanza dei temi trattati. Straordinaria la capacità di descrivere la situazione storica e politica del momento, raccontandola e spiegandola attraverso un nugulo di svariati personaggi di ogni risma che rappresentano al meglio i vari strati della società dell’epoca, le diverse visioni del mondo, i vari e contrastanti ideali ed interessi che guidano le azioni di ognuno. Ma ognuno di loro nasconde un segreto, ogni gesto risulta mendace, ogni pensiero corrotto, ogni azione è volta ad ingannare gli altri. Non si salva nessuno, dal governatore all’ultimo dei servi, la penna critica, ironica, farsesca dell’autore ne ha davvero per tutti. Per chi per secoli non ha saputo usare il potere ed ha fallito per eccesso di inettitudine, di pigrizia, di stupida supponenza. Per chi il potere vorrebbe prenderlo a qualunque costo e si dimostra pronto a qualsiasi bassezza, al più squallido inganno, al più turpe reato. Per una classe intellettuale imbevuta di retorica e narcisismo, incapace di esprimere idee degne di nota, pensieri originali, opere di reale valore. Per gli strati più bassi che cercano il riscatto ma non fanno altro che continuare a rotolarsi nell’ignoranza, nel servilismo, nella bassezza morale. “Vedete, è esattamente come la nostra Russia. Questi demoni, che escono dal malato e entrano nei porci, sono tutte le piaghe, tutti i miasmi, tutte le impurità, tutti i demoni e i demonietti che si sono accumulati per secoli e secoli nella grande e cara malata, nella nostra Russia! Oui, cette Russie, que j’amais toujours. Ma una grande idea e una grande volontà la illumineranno dall’alto come quel folle indemoniato e verranno fuori tutti questi demoni, queste impurità, queste turpitudini, che già marciscono sulla superficie…e chiederanno di entrare nei porci. Anzi, forse ci sono già entrati!”

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Commenti

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Salve Enrico.
Anche a me è piaciuto molto questo libro 'nero' del grande Autore russo, che hai ben analizzato nel tuo commento.
Il nichilismo ha inaridito generazioni di intellettuali, benché minoritarie, ed ha avuto effetti devastanti.
A tal proposito vedo un collegamento fra questo libro e "Padri e figli" di Turgenev, scritto 10 / 15 anni prima : là il nichilismi coinvolgeva ancora essenzialmente aspetti privati e relazionali; serpeggiavano comunque aloni inquietanti; qui abbiamo la rappresentazione del suo tragico sviluppo.
Ciao Enrico; una bellissima recensione con analisi profonda dell'opera. Lessi questo romanzo molti anni fa e penso al piacere di poterlo rileggere non appena possibile.
Ferruccio
gran commento Enrico!
devo ancora leggerlo, ma intanto la tua recensione mi è stata utile per farmi un'idea
@Emilio: non ho ancora letto Padri e figli, visto che lo hai accostato a "I demoni" lo metto subito in lista. Ho letto da qualche parte che proprio Turgenev era il principale destinatario delle frecciatine di Dostoevskij verso gli intellettuali russi. Alcuni affermano che la figura di Karmazinov sia una vera e propria caricatura di Turgenev.
@Ferruccio: è un'ottima idea, un libro del genere è sempre un piacere leggerlo, anche se lo si è già fatto. Potrebbe essere interessante rendersi conto della differenza di sensazioni che un'opera come questa può trasmettere ad anni di distanza.
@Silvia: mi fa piacere che il mio giudizio ti abbia invogliata alla lettura, è un testo che prima o poi bisogna affrontare secondo me. Io finalmente mi sono deciso e non sono rimasto deluso, anche se è stata una lettura lunga ed impegnativa.
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