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Don Chisciotte
 
Don Chisciotte 2015-12-06 16:56:36 Valerio91
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    06 Dicembre, 2015
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Che narra del favoloso cavalier mancego

Penso che ogni commento che si soffermi sullo stile di quest'opera leggendaria sia sprecato. Cervantes, uno dei padri dello spagnolo moderno, ci ha regalato un'opera letteraria che assolutamente è tra le più alte della storia. Questi sono i libri che davvero accendono l'amore per la letteratura, che ti fanno entrare nel mondo e nelle storie che descrivono e che ti fanno piangere il cuore quando arriva l'ultima fatidica pagina. Ma è proprio nel momento in cui il cuore piange che esso spalanca le porte e fa' spazio a tante cose che vogliono entrarvi per non uscirne più. Così è stato per Don Chisciotte, e non potevo scegliere libro migliore per fare la mia centesima recensione su questo sito.

Proseguono nel loro cammino il valoroso Don Chisciotte, a cavallo del suo fidato Ronzinante, e l'altrettanto famoso suo scudiero Sancio Panza, su quell'asino tanto amato quanto malconcio.
Per il Cavaliere mancego non c'è avventura che sia abbastanza spaventosa o ardua, né pericolo che sia insuperabile, né donna più bella e virtuosa dell'amata Dulcinea del Toboso. Ogni angolo nasconde una nuova avventura; basta un semplice mulino a vento per dar vita a una storia che non sfiguri dall'essere raccontata nei salotti dei Re. In tanti vanno dicendo che egli sia pazzo, ma esiste forse un confine tangibile tra follia e sanità mentale? E non è folle anche la realtà in cui ci è dato vivere ogni giorno? Io dico, ben venga la follia benevola e divertente del buon hidalgo che si è fatto cavaliere, che prodiga sé stesso nell'intenzione di far del bene agli altri, che non la presunta sanità di chi si prodiga nel male.
E non è forse bello vedere Don Chisciotte e Sancio Panza, camminare fianco a fianco e prendere il meglio l'uno dell'altro, che avventura è anche migliorarsi prendendo il buono di chi l'affronta al nostro fianco? "Non con chi nasci, ma con chi pasci", queste sono le parole perfette per descrivere l'evoluzione di questi due erranti, partiti uno folle ma saggio, e l'altro sciocco ma "reale"; e tornati come fossero un'unica entità che racchiude tutte queste qualità prima divise in due individui differenti. Chi avrebbe immaginato, all'inizio della storia, un Sancio che diventi saggio, e un Don Chisciotte quasi consapevole della realtà? Gran parte della bellezza di quest'opera sta in questi due fantastici protagonisti, che l'Orlando e l'Amadigi hanno sol da essere invidiosi, tanto quanto Pegaso e Bucefalo debbono esserlo del buon Ronzinante.
Ho amato questa storia, davvero, ho riso tanto, ho riflettuto, sono stato triste quando tutto è finito. Evviva Cervantes, che ci ha regalato una leggenda, ed evviva i folli, se fossero tutti come Don Chisciotte della Mancia.

"Benedetti quei fortunati secoli cui mancó la spaventosa furia di questi indemoniati strumenti di artiglieria, al cui inventore io per me son convinto che il premio per la sua diabolica invenzione glielo stanno dando nell'inferno, perché con essa diede modo che un braccio infame e codardo tolga la vita un prode cavaliere, e che senza sapere né come né da dove, nel pieno vigore e dell'impeto che anima e accende i forti petti, arrivi una palla sbandata (sparata da chi forse fuggì, al bagliore di fuoco prodotto dalla maledetta macchina) e recida e dia fine in un istante ai sentimenti e alla vita d'uno che avrebbe meritato di averla per lunghi secoli."

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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Bellissimo commento Valerio; ho, purtroppo, solo reminiscenze scolastiche di quest'opera che avrei dovuto approfondire in età matura ma dimenticata in chissà quale meandro della mia mente. Penso che la lettura di classici come questo dovrebbero avere la precedenza sulla miriade di thriller, gialli, noir e compagnia cantante dei quali sono stracolme molte librerie. La tua accurata descrizione mi induce a rivalutare le mie esigenze di lettura stilando altra priorità Grazie per la segnalazione. Ciao.
Ferruccio
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Valerio91
06 Dicembre, 2015
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Ciao Ferruccio.
Prima di tutto ti ringrazio per i complimenti, che apprezzo molto. Ti dico che sono assolutamente d'accordo con te, queste opere hanno le precedenza su tutte le altre, anche se credo vadano ben dilazionate nel tempo, perchè è indubbio che richiedano un livello di attenzione molto elevato, non si ha lo stesso dispendio di energia mentale di un thriller.
Ma credo che ci sia sempre un motivo se certi uomini e certi capolavori passano alla storia, e questi motivi non sono mai infondati.
Concludendo, ti dirò che penso che è bello leggere thriller e simili, ma la letteratura vera è proprio questa qui. Ed è quella che ti lascia di più e che ti lascia col cuore e la mente più grandi.
Saluti,
Vale.
Bel commento. Condivido la tua opinione come quella di Ferruccio : bisognerebbe senz'altro privilegiare classici come questo....
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
06 Dicembre, 2015
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Grazie Annamaria. Credo e spero che siamo in tanti a pensarla così...
Ciao, Vale.
Gran bel commento, Valerio, per un Classico di primissimo piano.
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Valerio91
07 Dicembre, 2015
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Grazie mille Emilio. :)
siti
08 Dicembre, 2015
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Ciao Valerio, opera meritevole anche in virtù delle emozioni che suscita!
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
08 Dicembre, 2015
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Soprattutto per quelle Laura... :)
8 risultati - visualizzati 1 - 8

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