Dettagli Recensione
Jane.
Pubblicato originariamente nel 1847 con lo pseudonimo di Currer Bell ed il titolo “Jane Eyre: An Autobiography”, l’elaborato rappresenta il romanzo di formazione della scrittrice inglese Charlotte Bronte e vede quale protagonista questa giovane donna, di modesta statura, esile e non particolarmente carina che sin dalla tenera età è stata costretta a relazionarsi con soprusi, angherie, sacrifici e molteplici rinunce (basti pensare ai maltrattamenti che ha dovuto tollerare da parte della zia dopo la morte dei genitori o ancora alle asperità dettate dalla vita in orfanotrofio).
Il quadro dunque che viene tratteggiato dall’autrice è caratterizzato dal susseguirsi di una serie di circostanze anguste, ardue, non facili da superare a cui si contrappone la tenacia di una donna che mai si è fatta schiacciare dagli eventi o sottomettere da chi credeva di avere potere su di lei. Ed è proprio questa sua tempra, mista ad una acuta intelligenza, dolcezza ma anche rigidità, che le permette di raggiungere la tanto agognata indipendenza.
Scritto in forma autobiografica, direttamente rivolto al lettore ed impreziosito da uno stile descrittivo preciso ed accurato tanto dei personaggi quanto dell’ambiente (si crea infatti con chi legge un canale di collegamento indissolubile cosicché senza difficoltà quest’ultimo riesce a prefigurarsi l’evolversi degli eventi, i luoghi, le sensazioni provate dai personaggi) l’elaborato riesce a raccontare, senza cadere in vittimismi o essere pedante, anche la storia d’amore che lega la nostra eroina al tormentato Sir Edward Fairfax Rochester.
Grazie a tutti questi fattori (l’analisi intensa dei sentimenti, l’integrità dei vari protagonisti, l’autenticità degli aspetti descrittivi) l’opera si presenta ancora oggi attuale e ricca di significato. Oltre infatti che a costituire un primo segnale di distacco dai cliché dell’epoca, in particolare grazie al binomio Jane-Bertha che riproduce le passioni e il lato animale che nella società Vittoriana dovevano essere represse e nascoste nonché il cammino verso l’emancipazione e la parità di diritti delle donne, è un invito a non arrendersi dinanzi alle avversità della vita, è l’esortazione ad affrontarle senza mai arretrare, senza averne timore bensì facendo ricorso a tutta la propria forza caratteriale, a tutta la propria determinazione.
Indicazioni utili
N.B. Il voto della piacevolezza è stato dettato dal fattore "tempo". Ricordo ancora come fosse ieri l'opera de qua, ma considerate che in realtà l'ho letta all'età di tredici anni, ho dunque fatto ricorso ad un denominatore comune tra fanciullezza della lettura e contenuto della stessa.
Commenti
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Ferruccio
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La protagonista è, secondo me, uno dei personaggi femminili più belli della letteratura.