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La linea d'ombra
 
La linea d'ombra 2015-10-01 07:51:52 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    01 Ottobre, 2015
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L'ossessione della responsabilità

Che cos’è la linea d’ombra? È una linea immaginaria che delimita l’essere umano dalla sana incoscienza alla serena consapevolezza; questa linea si oltrepassa in maniera non determinata ma a causa di particolari circostanze che accadono in maniera improvvisa e ci immergono in una dimensione di responsabilità e coscienza di tutto ciò che da qual momento in poi potrà avvenire e si dovrà affrontare nel nostro percorso vitale. Non si può dire che esista un’età specifica in merito ma, in linea di massima, questo importante cambiamento mentale e spirituale ha luogo con ciò che si definisce fine della giovinezza e subentro nell’età matura; di conseguenza la variabilità di tale condizione è veramente elevata.

Parliamo del romanzo di Conrad, il primo che leggo di quest’autore. La vicenda si svolge nei primi anni del novecento nei paesi del sud-est asiatico; un giovane ufficiale di marina sbarca inspiegabilmente da una nave, dove aveva l’incarico di secondo ufficiale, a Singapore per ritornare in patria. Durante la breve permanenza in questo porto si presenta una mirabile occasione di avere il comando, il suo primo comando, su un mercantile di stanza a Bangkok; l’anelito cui il giovane mirava, quasi fosse un sogno, si realizza all’improvviso in un’atmosfera quasi surreale dalla quale emergono numerosi interrogativi. Appena a bordo della sua nave con il grado di comandante, si rende subito conto di un minaccioso mistero che aleggia sull’equipaggio travolto dalle febbri tropicali che fiaccano in malo modo tutte le attività necessarie alla navigazione.

Ecco tracciarsi la famigerata linea d’ombra! La responsabilità improvvisa cui è sottoposto il giovane; la necessità di decidere e ordinare le misure più consone atte a ridurre l’impatto della condizione malsana; avere nelle proprie mani la destinazione del vascello e la vita dei propri uomini senza poter contare su nessun’altra persona che possa indirizzarlo sul percorso retto e senza ostacoli. E’ la figura del comandante, uomo solitario in mezzo all’oceano, a combattere gli elementi della natura e le superstizioni impregnate nell’animo di ogni componente dell’equipaggio.

Un romanzo introspettivo che mette in risalto le debolezze celate nell’essere umano.

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Commenti

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Un romanzo molto profondo, uno dei miei preferiti. Complimenti per la recensione Ferruccio.
Lessi questo breve romanzo poco dopo essere arrivato a Bologna per iniziare l'università, conservo ancora il ricordo dell'incipit (a mio avviso uno fra i più belli dell'intera letteratura del '900) e quello delle emozioni che seguitarono la fine della lettura.. Quando mi chiesi dove fosse la mia di linea d'ombra. Complimenti per la recensione Ferruccio
Grazie Enrico; primo romanzo che leggo dell'autore. Ne leggerò altri. Ciao.
Ferruccio
Ti ringrazio Loris. Ciao.
Ferruccio
siti
02 Ottobre, 2015
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L'hai letto! Bel commento Ferruccio, io ho tentato con L'agente segreto ma mi è iniziata male la lettura, sai quando ti capita qualcosa che ti distoglie proprio mentre inizi un nuovo libro e allora lo ho accantonato per non "sprecarlo", penso che abbia bisogno di tutta la mia attenzione. Ciao
Grazie per il tuo commento Laura; ho letto con interesse questo mio primo romanzo dell'autore perché, in qualche modo, mi ha ricordato i quasi due decenni trascorsi per mare tra tempeste e solitudine...sì, il mare ha i suoi pregi e difetti che possono essere sintetizzati da una parte nel contatto speciale con l'immensa bellezza della natura, dall'altra parte con la sensazione di solitudine (alla quale ci si abitua) che è insita in coloro che hanno forti responsabilità di comando su una nave. Ciao.
Ferruccio
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