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Gita al faro
 
Gita al faro 2015-09-02 19:06:21 Giordana
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Giordana Opinione inserita da Giordana    02 Settembre, 2015
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Flussi

(E' la prima recensione che scrivo, non credo nemmeno si possa definire tale, ma voglio provarci. Cogliere spoiler qui non è difficile.)

Una storia intrisa di sentimenti e passioni, un invito silenzioso a un viaggio che si consuma nell'attesa di quello più sofferto, della meta finale. Il destino di alcuni prevede, anticipandola, un'altra destinazione, la più ovvia, la più naturale. La vita scivola tra le dita, sia che scrivano o che dipingano, o che semplicemente si muovano, così che continuino a fare di essa l'arte di un poeta, di una pittrice, di una semplice donna che, seduta accanto al figlio, alla finestra, lavora a maglia.
Questa vita si concentra dopo 10 anni alla meta, ormai raggiunta, che è il Faro, dove si mostra per quel che è: una continua resistenza al tempo che scorre così come scorrono le dita su una tela o su un foglio bianco, una sfida ad accettare ogni epilogo, un quadro da finire.

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Commenti

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Complimenti per aver esordito col commento a uno dei libri più belli dell'intera letteratura. Penso che l'autrice sia da considerare come insigne maestra di stile e ritengo abbia dato un contributo di grandissima rilevanza all'evoluzione del romanzo novecentesco. Nel contempo rimane in modo consolidato fra i classici della letteratura. Per chi li ama, questo libro diventa imperdibile.
In risposta ad un precedente commento
Giordana
03 Settembre, 2015
Ultimo aggiornamento:
03 Settembre, 2015
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Ti ringrazio moltissimo per i complimenti, oltre che per il benvenuto. Il fascino di certi classici è intramontabile e ho pensato immediatamente di scrivere qualcosa di Gita al Faro perché, pur avendo letto romanzi altrettanto importanti, la Woolf mi ha lasciato qualcosa che non saprei nemmeno definire, e sta proprio in questa incapacità nel definire il suo dono che ho piacevolmente ricevuto (perché il suo talento, il suo stile e la letteratura che ha lasciato sono tutti doni a se stessa e a noi) il desiderio di indagarlo, di scriverci su, anche in modo astratto e vago...
Da amare, da rileggere e da amare ancora, assolutamente.
Grazie ancora.
siti
04 Settembre, 2015
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Sì ...è proprio una recensione, di quelle allusive e sintetiche che mi fanno impazzire! Per me è perfetta e hai risvegliato interesse verso l'autrice che temo per lo stile, forse ho un pregiudizio che è ora di verificare.Laura
In risposta ad un precedente commento
Giordana
04 Settembre, 2015
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Ora sono piacevolmente sorpresa. Trovo molto spesso lunghe recensioni, di quelle fatte davvero bene e specificando il ruolo e il senso di ogni personaggio e di ogni situazione. Ma io almeno per la prima ho preferito essere piuttosto vaga, lasciando comunque un attimo il lettore lì, che legge senza sapere cosa pensare. Ti ringrazio e spero davvero che tu possa approfondire un po' per poterla apprezzare come merita. E' ovvio che ognuno ha i propri gusti anche in ambito letterario, ciò che per me è un capolavoro per te potrebbe essere un testo ambiguo e magari anche sopravvalutato, però a volte basta guardare le cose da un'altro punto di vista: aiuta, per esempio, soffermarsi su certi aspetti in modo particolare (ad esempio, se non mi piace o non capisco uno stile cerco di andare più a fondo sul contenuto o su certi significati o magari proprio sul senso del libro o sulla sua morale) per poter apprezzare comunque l'autore o l'autrice in questione.
Risvegliare interesse è il motivo per cui sono qui.
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