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Le macabre fantasie non fanno poi così paura
Come non rimanere affascinati dalla penna di Edgar Allan Poe? Un lettore obiettivo, amante del genere, non può fare a meno di riconoscere il genio di quest'autore, che è stato un vero e proprio precursore del racconto poliziesco e dell'orrore. Un'ispirazione per un'infinità di autori e di un'influenza talmente profonda da propagarsi anche ai giorni nostri. I suoi racconti sono qualcosa di unico, e tra loro ce ne sono alcuni che risultano davvero memorabili.
Orrore, genio, follia, amore. C'è un po' di tutto nel frutto della mente di Poe. Il mondo e le tetre vicende che dipinge magistralmente inglobano in sé tanti aspetti della realtà, dell'animo umano. Ed è proprio l'animo umano che egli scruta più a fondo e, come solo pochi autori possono, scende intrepidamente ad analizzarne gli angoli più bui e oscuri. Il naturale e il soprannaturale si fondono in un'armoniosa unione, realtà e fantasia diventano l'una parte dell'altra senza escludersi, pur restando indipendenti e autonome. Il mondo di Poe è spaventosamente reale pur presentando aspetti che nella nostra mente appaiono irreali. Quel che è più terrificante però, non è la natura oscura delle vicende narrate, non è la presenza del soprannaturale, non sono gli scenari macabri; a far più paura è la realtà.
Perché? Essa rimane terrificante anche se affiancata da macabre fantasie, e fa ancor più effetto perché sappiamo che essa non è una mera invenzione di una mente geniale. Essa è per l'appunto realtà, e in quanto tale viene associata dalla nostra mente a una cosa che siamo costretti ad affrontare; la nostra mente sa che non c'è nulla di più pericoloso per l'uomo di sè stesso, di quello che è capace di fare, degli angoli oscuri del suo cuore.
Uccidere le oscurità interiori e immateriali è immensamente più difficile che distruggere quelle palpabili. Questo, Edgar Allan Poe lo sapeva, e ce lo ha trasmesso in un modo che solo un grande genio poteva coniare.
"Ci sono segreti che non si lasciano svelare. Gli uomini muoiono di notte nei loro letti, stringendo le mani di confessori simili a spettri, guardandoli negli occhi e implorando pietà; muoiono con la disperazione nel cuore, con la gola attanagliati a dalle convulsioni per l'orrore dei misteri che non si lasciano rivelare. A volte, ahimè, la coscienza degli uomini si carica di un fardello tanto orribile che riusciamo a liberarcene soltanto nella tomba. Così l'essenza del crimine rimane avvolta nel mistero."
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Commenti
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Ferruccio
Vale.
Non hai ancora letto nulla di questo fantastico autore? Se no, ti consiglio anche di leggere quello che credo sia il suo unico romanzo: "Le avventure di Gordon Pym". Anche quello è davvero molto bello.
Vale.
un'ottima analisi ed una recensione davvero ben fatta!
Federica
Vale.
Ferruccio
Vale.
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Penso sia la chiave simbolica ad aiutarci a comprendere la portata dell'autore.