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Siddharta
 
Siddharta 2015-09-02 08:25:02 Melantha
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Melantha Opinione inserita da Melantha    02 Settembre, 2015
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Viaggio alla ricerca di sé

“Siddharta” è un’altra pietra miliare della letteratura del Novecento. Il romanzo in questione narra dell’avventura spirituale del giovane Siddharta, figlio insoddisfatto di un bramino, che decide di intraprendere una nuova via di conoscenza assieme a Giovinda, suo amico di vita. I ragazzi si metteranno così in cammino per raggiungere gli Samana, asceti che fanno della meditazione e delle privazioni il loro stile di vita. Ma questo non sarà sufficiente ed i due ragazzi riprenderanno, dopo alcuni anni, il loro viaggio nel mondo, alla ricerca della saggezza e dell’illuminazione.

Dello stile c’è poco da dire: Hermann Hesse non tradisce. Sicuramente, vuoi per i contenuti eviscerati, vuoi per la sua predisposizione linguistica, il romanzo in questione sa risultare a tratti di difficile, ma merita davvero uno sforzo di concentrazione. In comunione con gli argomenti esposti, le espressioni sono elevate.

Il contenuto è indubbiamente concentrato: in nemmeno duecento pagine, l’autore tratta un viaggio materiale e spirituale, l’elevazione da uomo ad illuminato e lo fa in maniera completa e superlativa. Ho sentito però molte critiche a riguardo: la ripetitività delle frasi, delle azioni, dei pensieri. Sì, indubbiamente è vero e ciò non favorisce la fluidità della narrazione che, al contrario, spesso trascende nella pesantezza; ma bisogna affrontarne la lettura tenendo sempre presente il concetto preponderante: la ciclicità della vita, dell’Anima, della Natura. Ed allora anche la periodicità della scrittura assume un senso.

C’è un altro appunto, che mi sento di dover aggiungere per forza: non mi ritengo né un’amante né una conoscitrice di religioni orientali (anzi, di alcuna religione – N.d.A.), ma quest’opera mi ha affascinata, tenendomi incollata alle pagine immersa nell’atmosfera mistica dell’India.

Lo consiglio? Assolutamente sì. Potrebbe non essere la migliore opera di Hesse (e su questo non discuto), ma credo sia una tappa obbligata per gli amanti dei classici.

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Commenti

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Salve.
Bel commento. Condivido il rilievo che fai sulla "pesantezza". A mio avviso non è assolutamente il miglior libro di Hesse, autore che comunque ha sempre qualcosa da dirci.
In risposta ad un precedente commento
Melantha
03 Settembre, 2015
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Ciao,
ti ringrazio molto per aver apprezzato la recensione e condiviso il mio punto di vista!
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