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Il medico di campagna
 
Il medico di campagna 2015-08-27 12:20:16 enricocaramuscio
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
enricocaramuscio Opinione inserita da enricocaramuscio    27 Agosto, 2015
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Poche idee ma fine letteratura

Quello che propone Balzac non è un vero e proprio romanzo ma una sorta di trattato storico, politico ed economico che, attraverso le parole, i pensieri e le esperienze dei protagonisti, esprime una forte nostalgia per i gloriosi fasti dell'era napoleonica e propone delle linee guida per costruire quella che, secondo l'autore, sarebbe il modello di società da perseguire. Scampoli di politica agraria spicciola, piccoli spunti di economia industriale e l'idea di fondo che il popolo debba essere tagliato fuori dalla vita politica sono i principali argomenti di discussione, che il maestro francese esterna attraverso il personaggio principale dell'opera, il dottor Benassis. Divenuto sindaco di un disastrato paesino della Savoia, il virtuoso medico parigino ha saputo trasformare questo covo di bifolchi in una ridente cittadina modello in cui agricoltura, industria e artigianato brillano e si sviluppano portando lustro e benessere. In cambio del suo incommensurabile impegno civile Benassis non chiede niente, incarnando il modello ideale di uomo politico che si dedica anima e corpo al benessere della collettività senza perseguire fini personali, ambizioni né ritorni economici. Un modello di classe dirigente che tutti vorrebbero vedere alla guida di un paese ma che, ahinoi, sembra sempre più una lontana e chimerica utopia. Ad affiancare Benassis, sorbendosi i suoi lunghi e ripetitivi monologhi, troviamo il capitano Genestas che, venendo a conoscenza della fama del dottore lo raggiunge, stringe amicizia e chiede ospitalità. Tra i due nasce un legame fatto di stima e rispetto che li porta, nel finale dell’opera, a reciproche confidenze sul proprio passato e ad impegnarsi insieme per il benessere di alcune persone loro care. Questa è la parte di maggior rilievo dal punto di vista letterario, dove la finezza della prosa, la descrizione dei sentimenti e delle vicissitudini umane, il romanticismo e il dramma ripagano il lettore delle tediose dissertazioni economiche e politiche che si limitano a presupporre una società poco democratica in cui tutto dovrebbe funzionare e tutti starebbero bene, ma in concreto non propongono niente di nuovo o interessante né in relazione ai nostri giorni, né all’epoca in cui il libro fu scritto.

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Commenti

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dell'autore ho letto solamente Eugenia Grandet, avevo in previsione anche questo, ma quelle "tediose dissertazioni economiche e politiche " mi faranno desistere...
io ero indeciso tra i due, alla fine ho scelto il medico...
Sembra una sorta di interessante esperimento...
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