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GENTILUOMINI D’ALTRI TEMPI
Aria di Francia…e l’ambientazione già mi piace… Epoca cavalleresca e galante…e mi sento ancora più a mio agio. Classico irrinunciabile, che si svolge, si attorciglia e si sbroglia, tutto attorno ad intrighi politici ed amorosi, tipici di quel secolo. Lo stile è particolare, in linea con l’epoca, dialoghi in cui i personaggi si danno reciprocamente del “voi”, autore che dialoga direttamente con il lettore, parlando di sé al plurale. Piccoli particolari che ti avvolgono e ti permettono di tuffarti in un’altra era. La cosa che mi è piaciuta meno, paradossalmente, sono le descrizioni dei combattimenti, che invece nella versione cinematografica sono quelli che ti attirano di più. L’aspetto che ho più apprezzato è stato il conoscere i caratteri dei 3+1 moschettieri: un Porthos, vanitoso e borioso, impetuoso e vulcanico; un Aramis, sornione e distaccato; un Athos, austero e taciturno, malinconico, cupo ed inflessibile… e D’Artagnan, giovane focoso ed animoso, che risulta alla fine il più simpatico. Da impiccare…giusto per stare in tema…il personaggio di Milady. Promossa senz’altro la storia, più noiosa da leggere però di quanto ci si possa aspettare.
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