Dettagli Recensione
Pillole Zen
Questo libro in realtà altri non è che una raccolta di Koan (problemi i quali non hanno una soluzione logica e principalmente servono a scardinare gli schemi e le sovrastrutture di pensiero per permettere al praticante di generare un “cortocircuito celebrale “ in grado di stimolare la fase del risveglio), aneddoti e leggende, legati alla pratica Zen e ai suoi grandi Maestri. Per affrontarlo al meglio la pratica dello Zazen e la conoscenza del buddismo sono, non dico d’obbligo, ma sicuramente aiutano ad apprezzare il significato e la bellezza dei gioielli contenuti in questo piccolo cofanetto di cellulosa. E’ sicuramente un utile strumento per chi vuole praticare lo Zen Rinzai o anche per chi vuole avvicinarsi alla “filosofia” che lo avvolge.
Lo Zen rifiuta qualsiasi attaccamento dottrinale o religioso. Il detto zen “Se incontri il Buddha per strada uccidilo” sta a significare che non bisogna attaccarsi a nessun simbolo, religione o guru. Grande significato è attribuito al valore dell’esperienza. Ecco perché personalmente penso che recensirlo in termini stilistici e di contenuti è impossibile, in quanto il tentativo di estrarre un significato dal senso logico di uno qualsiasi dei Koan, (a Parte le parabole e gli aneddoti) per esporlo in un opinione snaturerebbe il significato stesso dei suoi contenuti. Vi rimando dunque alla lettura, per un eventuale approfondimento. E magari a una meditazione in Zazen (senza le tipiche bastonate Rinzai) per entrare in risonanza con il significato di alcuni di questi problemi paradossali. Una raccolta da tenere sul comodino che apre la mente a nuovi punti di vista. Per comodità e a completamento di quanto sopra vi regalerò un Koan e una parabola, in modo che si possa almeno intuire il genere di lettura a cui andrete in contro.
“Uno studente di Zen andò da Bankei e gli espose un suo problema: “Maestro, io ho certe collere irrefrenabili. Come posso guarirne”? “Hai qualcosa di molto strano davvero” disse Bankei. Fammi dunque vedere di che si tratta”.”Bè, così su due piedi non posso fartelo vedere”rispose l’altro.“Quando potrai farmelo vedere?” domandò Bankei.”Salta fuori quando meno me lo aspetto”rispose lo studente.”Allora,” concluse Bankei “non dev’essere la tua vera natura. Se lo fosse, potresti mostrarmelo in qualunque momento. Quando sei nato non l’avevi, e non te l’hanno dato i tuoi genitori. Pensaci un po’ sopra” (tratto da “101 storie zen”, Adelphi editore)
“Un monaco chiese a Chao-chou: «Sono entrato proprio ora in questo monastero. Chiedo al patriarca di espormi la dottrina».
Chao-chou rispose: «Hai già mangiato il tuo riso bollito?».
Il monaco disse: «L'ho già mangiato».
Chao-chou disse: «Allora va' a lavare la ciotola».
Il monaco ebbe un'importante illuminazione.”
(tratto da “101 storie zen”, Adelphi editore)
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Commenti
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Lo sblocco non è avvenuto (sempre che sia avvenuto, diciamo che ci si prova) leggendo unicamente i Koan, o le parabole. Avviene tramite la pratica e l raggiungimento della consapevolezza. Va da se che se leggo e rileggo questi scritti la mente cambia, anche solo per il fatto che per apprezzare la loro profondità bisogna necessariamente abbandonare le logiche di pensiero. Perdonami se ti correggo su una tua affermazione. lo Zen non è un modo di pensare, perchè è il non pensiero... "se penso di non pensare sto pensando" è il percepire senza elaborare, l'accogliere senza imprigionare, "è il qui e ora" purtroppo non è possibile spiegarlo ma è possibile provarlo... ma visto che sei sulla buona strada ho il presentimento che proverai, anche solo per curiosità, la pratica Zen.
Terrò in considerazione Kerouac , grazie del consiglio.
Gassho _/|\_
Una raccolta da tenere sul comodino che apre la mente a nuovi punti di vista
Solo questa frase basta per stuzzicare la mia curiosità...davvero interessante.
Grazie per la segnalazione.
Pia...
è sempre un piacere sentirti !
In piu è piccolo piccolo e non è necessario inghiottirlo di colpo... apri una pagina a caso e via...
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mi domando: ma tu sei riuscito a sbloccare la tua mente leggendo quel libro? devo dire che a suon di leggerlo qualcosa cambia effettivamente. alcuni esempi sono più appropriati di altri e aiutano ad avvicinarsi ad un modo di pensare zen.
la storiella sulle poesie cinesi mi ha spinto a scriverne un paio.
ti consiglio se vuoi "i vagabondi del dharma" di kerouac che a suo modo scimmiotta questo modo di pensare :D
complimenti per la recensione.
ciao carlo