Dettagli Recensione
La realtà e la giustizia
Oliver Twist si può considerare un romanzo sociale il cui fine è quello di denuncia di un sistema assolutamente privo di pietà o di carità verso il prossimo. Il protagonista è secondo me molto caratteristico perché di fatto gli manca un'identità in quanto il suo nome e cognome sono stati decisi attingendo ad un lista prestabilita. Quindi, nel momento in cui indossa gli stracci dell'ospizio e gli viene affibbiato il nome la sua posizione diventa chiara agli occhi di tutti: egli è destinato a non avere radici, un cognome che identifichi la sua famiglia. Il personaggio viene sempre delineato lungo il racconto in maniera positiva: è sempre buono, ingenuo nonostante la miseria che lo circonda e inevitabilmente il finale per lui sarà positivo, mentre una triste sorte spetterà ai due malfattori.
Credo che questo sia probabilmente l'aspetto meno innovativo di Dickens perché tende a premiare i buoni e a punire i cattivi nel maniera peggiore. Tuttavia questo aspetto si può spiegare con il fatto che i racconti venivano pubblicati a puntate sui giornali, quindi era importante l'opinione del lettore e il cosiddetto happy ending.
Un personaggio che secondo me è molto interessante è quello di Nancy che è consapevole del mestiere e della vita degradante che conduce e quindi cerca di riscattarsi impedendo che un' altra persona venga traviata e corrotta. Infatti, è consapevole che il suo gesto eroico da un certo punto di vista avrà delle ripercussioni ma è accetta la sorte inevitabile come una sorta di espiazione.
Un altro aspetto che trovo interessante è la critica di Dickens verso le istituzioni principali dell'epoca che fingendo di essere animate da spirito religioso, applicavano principi brutali verso i poveri che accoglievano. Tale critica non diventa mai polemica perché l'autore utilizza la sua ironia per stemperare la durezza delle critiche che si celano dietro di essa. Infatti lo stile di Dickens e le sue descrizioni risultano sempre efficaci e realistiche mentre non mancano colpi di scena e immagini anche commoventi. Grazie alla sua ironia ogni personaggio rimane vittima delle sue cattive azioni e subisce una sorta di contrappasso: per esempio i coniugi Bumble che prima dirigevano gli ospizi di carità saranno destituiti dal loro incarico e divenuti poveri saranno internati nel medesimo ospizio che prima coordinavano.
In conclusione penso che il romanzo parta da spunti reali e tristemente veri e che poi raggiunga un finale umanamente corretto e non realistico. Tale aspetto secondo me può essere interpretato come un tentativo di Dickens di rendere giustizia almeno all'interno dei romanzi dal momento che nella società vittoriana tale giustizia non sussisteva.