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Gita al faro
 
Gita al faro 2015-06-13 16:47:26 LaClo
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LaClo Opinione inserita da LaClo    13 Giugno, 2015
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Il faro della mente

(Attenzione spoiler)
Questo romanzo della Woolf mostra chiaramente come la trama abbia un'importanza secondaria rispetto all'introspezione dei personaggi. Ho notato che ciò viene esaltato anche graficamente dalla Woolf, la quale enuncia in modo del tutto casuale le azioni che fanno progredire il racconto ponendole di sovente fra parentesi, mentre pone in rilievo il significato recondito che queste azioni hanno sui personaggi.La trama proprio per questo appare delineata mentre prevalgono i flussi di coscienza. Un aspetto molto importante sono i personaggi di cui noi percepiamo solo l'interiorità in quanto non sono quasi mai descritti fisicamente e appaiono in una conformazione molto comune cioè come una famiglia in vacanza con amici e colleghi presso le isole Ebridi. Da questo impianto fortemente autobiografico si dipartono le riflessioni dei vari personaggi dal forte impatto psicologico. Due dei personaggi più importanti sono i coniugi Ramsay. La signora Ramsay è il personaggio di maggiore rilievo anche perchè lei si identifica con il Faro che è il tema principale del libro. Una delle sue caratteristiche è la bellezza dinamica: infatti, la sua bellezza a tratti emerge, a tratti s'inabissa, scompare un po' come la luce del Faro che non sempre è visibile. Lei è un personaggio che razionalizza la confusione di tutti gli altri personaggi, la sua visione del mondo non è del tutto positiva, infatti teme per i suoi figli, teme la loro infelicità quando ormai diventeranno adulti. Infatti, la signora Ramsay cerca sempre di addolcire la realtà, di confortare i figli, come ad esempio all'inizio, quando pronostica il bel tempo pur essendo impossibile che tale condizione si realizzi, oppure si nota quando supporta il marito che ha bisogno di sentirsi apprezzato come intellettuale. Inoltre mi ha molto colpito una frase che ricorre nellla prima parte del libro, cioè l'abitudine della signora Ramsay di lasciare le porte chiuse ma le finestre aperte. Le porte infatti, vanno chiuse per impedire che qualcuno a livello metaforico violi la psiche rappresentata dalla casa, mentre dalle finestre entra l'aria, le immagini e i profumi. Le finestre da cui la signora Ramsay osserva il mondo circostante come se fosse lei stessa il Faro, attraverso i suoi occhi mette in luce i vari personaggi ma lei appare quasi sempre in ombra. L'unico momento in cui è illuminata dalla luce è quando il raggio del Faro si posa su di lei, ma se il Faro è un simbolo di sè stessa, ciò vuol dire che brilla di luce propria. Il signor Ramsay rappresenta ciò che è maschile, il padre, duro, tirannico,severo, che educa i suoi figli seguendo il principio della verità, non addolcisce la realtà e per questo non è apprezzato dai figli. Tuttavia egli stesso si presenta con i suoi sogni intellettuali e con le sue illusioni che la signora Ramsay capisce immediatamente arrivando a sentirsi addirittura superiore a lui. Il loro rapporto è complesso, a tratti giudicato perfino antiquato ma sempre basaro sulla dipendenza del marito alla signora Ramsay. Un altro personaggio importante è Lily Briscoe nella quale molti studiosi vedono la figura della scrittrice e rappresenta una spinta innovativa nel modo di rapportarsi al mondo e alla vita, rispetto a quello della signora Ramsay che vorrebbe vedere tutti sposati e tende a organizzare i matrimoni. Lily, invece rimane zitella e viene descritta fisicamente attraverso gli "occhietti cinesi e faccetta avvizzita" che la caratterizzano come un personaggio poco attraente ma di sicuro molto interessante. Cerca di assimilare i gesti della signora Ramsay ma alla fine non riesce a comportarsi come faceva lei nei confronti del vedovo Ramsay e la sua pietà rimane inespressa proprio perché lei non riesce ad accettare la morte di quella che simbolicamente è la madre di Virginia e solo verso la fine riesce attraverso la tensione mentale e quando ormai il Faro non si vede più a completare il suo quadro. Ciò simboleggia la sua accettazione e solo quando il signor Ramsay giunge al faro con i suoi figli, Lily raggiunge questa consapevolezza. Gli altri personaggi sono i figli, in particolare emerge James che si presenta subito come un sognatore, un bambino che ama ritagliare le figure, un artista che si contrappone alla tirannia del padre. Il suo desiderio è quello di andare al Faro ma nell'ultima parte del romanzo ciò gli viene imposto dal padre che invece nella prima parte del romanzo si oppone con tutto se stesso alla gita. La seconda parte del romanzo è quella più breve ma è importante per la trama perchè muore la signora Ramsay e due dei suoi figli, per la precisione gli emblemi della bellezza(Prue) e del genio(Andrew). La loro morte è citata di sfuggita, messa tra parentesi, appare quasi più importante la condizione di desolazione in cui versa la casa, abbandonata e viene messa maggiormente in luce la forza distruttrice della natura, che sembra quasi inghiottire quella casa già decadente che di notte richiama i suoi abitanti e che viene strappata appena in tempo alla forza della natura. Lo stile della Woolf si basa principalmente sul flusso di coscienza che ben si adatta alle tematiche del ricordo, della memoria, del passato. Ogni elemento, oggetto, a partire dalle figurine ritagliate da James, al Faro si carica di un significato psichico, diventano immagini che s'imprimono nella mente, simboli dell'inconscio collettivo e personale. Infatti, lo stile della Woolf è sicuramente influenzato dalle scoperte psicologiche di Freud e Jung e dalla scoperta dell'inconscio. Molto spesso insiste sulle stesse frasi, sui medesimi termini o citazioni per sottolineare la ciclicità,la ripetizione, l'immutabilità di alcuni punti e di alcuni aspetti. Tra l'incipit e il finale ci sono delle strette correlazioni, perché creano una sorta di nucleo in cui il racconto si chiude come se fosse un anello: la gita al Faro si compie anche se qualcosa è cambiato nei personaggi e il quadro di Lily viene completato dopo lunghe fatiche. In conclusione, posso confermare le mie opinioni iniziali sul romanzo e sottolineare la bellezza dello stile che appare ricco e semplice contemporaneamente e pertanto, secondo i miei personalissimi canoni rasenta la perfezione

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Commenti

4 risultati - visualizzati 1 - 4
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Bellissima analisi di un romanzo complesso e introspettivo; ho letto quest'opera qualche tempo fa e devo dire che l'ho trovata affascinante per i significati reconditi e non immediatamente percepibili. Infatti, il cosiddetto "flusso di coscienza" è stato per me una scoperta grazie proprio a questo romanzo. Grazie per la tua segnalazione. Ciao.
Ferruccio
Ciao Claudia. Trovo bellissima e molto interessante la tua analisi. Anche a me il libro è piaciuto parecchio. Lo considero fra le opere più belle che la letteratura ci ha donato. Eccellente la sensazione che trasmette del fluire del tempo attraverso le trasformazioni subite dalla casa.
In risposta ad un precedente commento
LaClo
15 Giugno, 2015
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Grazie mille. Anche per me "Gita al faro" è stata una vera scoperta, dato che in precedenza non avevo mai affrontato un romanzo scritto con questo tipo di tecnica narrativa. Ti ringrazio ancora per il tuo commento.
In risposta ad un precedente commento
LaClo
15 Giugno, 2015
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Ti ringrazio. Sono completamente d'accordo con te: Virginia Woolf e i suoi romanzi sono un vero e proprio dono. Siccome "Gita al faro" è stato il primo romanzo che ho letto l'ho apprezzato in modo particolare.
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