Dettagli Recensione
Onore, Amicizia, Amore.
Ecco un’altra meravigliosa opera di cui tutti conoscono il nome, ma di cui molti ignorano i contenuti originali.
Alexandre Dumas era un narratore straordinario, oserei dire il più grande di tutti, perché con le sue storie sempre avvincenti ha il potere di trasportare il lettore nel mondo che descrive e farglielo praticamente vedere con gli occhi e toccare con mano. Nonostante la mole non sia sempre incoraggiante per i lettori pavidi, i suoi capolavori sono sempre scorrevoli e si leggono facilmente; se leggete un Ken Follett di oltre mille pagine, perché non dare un’occasione a un grande come Dumas? Non ve ne pentirete. L’autore non si perde quasi mai in digressioni, che spesso possono risultare lente anche se danno maggiore spessore a un’opera, ma nonostante questo mantiene la sua immensa grandezza.
Chi non conosce Athos, Porthos, Aramis e d’Artagnàn, i celeberrimi tre moschettieri più uno? Personaggi meravigliosi: prodi, coraggiosi, dal forte senso dell’onore, ma non privi di qualche difettuccio che li rende umani in tutto e per tutto. Non esiste eroe privo di peccati e che non possa inciampare, e in un periodo storico come quello attuale, in cui sono più amati gli antieroi, è piacevole riscoprire gli eroi di una volta. E tra questi come possono mancare i grandi moschettieri del Re?
“I tre moschettieri” è una favolosa storia di amicizia, quella tra questi quattro personaggi, sempre presenti gli uni per gli altri e pronti a dare la propria vita per la salvezza del proprio compagno. Amicizia vera, pura, non contaminata dalla ricerca di una convenienza egoistica.
“I tre moschettieri” è una favolosa storia d’amore: amore sincero, tradito, passionale, amore che viene privato dalla fatalità; perché l’amore non è soltanto quel sentimento ideale e bellissimo che la nostra mente immagina e brama, è tanto altro, e non sempre è qualcosa di bello.
“I tre moschettieri” è una favolosa storia d’onore, di grandi personaggi, di intrighi, di battaglie, di bontà e malvagità.
Entrerete a far parte di questo scenario che Dumas ha pensato e nel quale ha inserito tutte queste cose, che nei romanzi attuali sono così difficili da trovare tutte insieme, e di certo non sono sviscerate così meravigliosamente bene. Non potrete fare a meno di amarne alcuni personaggi, così come io ho adorato Athos e d’Artagnàn.
Insomma, non perdetevelo assolutamente.
Indicazioni utili
Il Conte di Montecristo.
Commenti
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Vale.
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sono d'accordo con te in merito alla "mole" del volume: non deve mai essere un ostacolo per un lettore, altrimenti si rischia di perdersi troppo della letteratura di tutti i tempi!