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Rapporto padre-figlia
Diverso dal Meraviglioso viaggio e dalla saga di Ghosta Berling, non per lo stile, non per l'organizzazione della storia ma per la profonda, insolita malinconia delle vicende. La nostalgia, la difficoltà nei rapporti umani ha una parte importante e anche il male. Il libro è diviso in una prima parte che assomiglia molto alle saghe sopra citate per il tipo di vicende narrate, ma seguono altre tre parti via via sempre più tristi. Si sfiora quasi il punto di non ritorno. Certo, Selma non lascerebbe mai finire un suo romanzo senza dargli un risvolto positivo e costruttivo ma negli altri il male non riusciva mai a penetrare così in profondità nelle vicende. I dispiacere erano ombre fuggevoli su un cuore buono. In questo caso la cattiveria riesce a intaccare in profondità questa vita anche se solo questa. In Portugallia tutto resta incontaminato. Un libro bello, molto bello per la sua carica di intensa malinconia, di struggimento. Per il fatto che le cose buone si afferrano ma forse con un tantino di ritardo che le rende non inefficaci ma che certamente dona loro un retrogusto amaro.
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Commenti
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Ancora non ho finito la scorta dei tuoi scandinavi, Emilio.
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Penso sia una di quelle letture che non possono lasciare indifferente il lettore.