Dettagli Recensione
Le avventure di don Gosta
E' una lettura molto semplice, adatta a adulti e anche a ragazzi. Sembrano storie di altri tempi, storie della nonna da leggere d'inverno davanti al camino anche perchè c'è la neve, i lupi, il lago gelato su cui passano le slitte, il fiume in piena che durante il disgelo travolge ogni cosa. La trama ricorda un po' Dickens nel senso che molti personaggi sono semplici, non c'è quell'approfondimento psicologico e quel lavoro di scavo nell'inconscio del romanzo moderno. Quello che colpisce non è quindi lo stile, quasi che la scrittrice si rivolgesse a dei ragazzi e nemmeno la trama, semplice e curiosa, anche se molto ricca. Quello che impressiona di più è la visione del mondo dell'autrice e la tensione morale che c'è nelle vicende e nei personaggi. Lo sguardo dell'autrice sul mondo è curioso e allo stesso tempo ottimista. In tutti i personaggi e le situazioni c'è una tensione al bene che (con poche eccezioni) alla fine ha la meglio. In una narrativa contemporanea molto adulta e dove il male ha la parte del leone, leggere storie del genere ha un effetto benefico sulle coscienze, dà una iniezione di ottimismo, di fiducia nel mondo, nell'uomo, nella vita, nella capacità altrui e propria di fare e immaginare il bene anche rinunciando a qualcosa. Soprattutto per il fatto che è vistosamente buono, il libro merita di essere letto da adulti e ragazzi, anche se non è bellissimo. Interessante anche il modo materno dell'autrice di trattare i suoi personaggi: come se fossero dei ragazzacci che lei prende per le orecchie ma alla fine riporta sulla via della giustizia e dell'amore. Ma lo fa in modo simpatico e materno e non come se volesse fare il predicozzo al lettore.
Indicazioni utili
Dickens ma non nel senso che il personaggio buono se la cava alla fine, ma nel senso che il buono viene fuori da ogni personaggio (o quasi).
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