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Un ponte per "L'uomo senza qualità"
L’esordio narrativo di Musil, datato 1906, riflette la giovane età dell’autore, nato nel 1880, e ancor di più il suo percorso formativo; dopo aver compiuto gli studi liceali in un collegio militare ed essersi laureato in ingegneria meccanica, nel 1908 conseguì la seconda laurea in filosofia e psicologia.
L’ opera ha come protagonista un adolescente intelligente e sensibile che frequenta un esclusivo collegio militare- si nutre quindi di elementi autobiografici - e oltre a consegnarci indirettamente il ritratto morale di un’epoca di passaggio, edulcorata dal perbenismo di facciata del vecchio impero austro-ungarico, in trenta brevi capitoletti alterna una trama esile a una serie di riflessioni di ordine morale, filosofico, religioso.
La storia è quella di un ragazzo contorto, ovvero turbato intimamente, che con fine introspezione analizza se stesso, gli aspetti più intimi del suo essere, del suo sentire, del suo percepire, allentando gli schemi preconfezionati che la morale borghese, ipocrita, gli aveva confezionato. Lo stesso Musil visse una famiglia anomala e allargata che ruotava intorno alla madre circondata da due uomini, il padre dell’autore e l’amante tollerato e incluso in ambito familiare, l’amico di un triste triangolo.
In collegio Il giovane allievo segue due giovani, Beineberg e Reiting, pupilli di importanti famiglie, i quali mostreranno delle nature molto particolari coinvolgendo Törless in una situazione complessa.
Classismo, indifferenza, violenza, noia si alternano a motivazione di comportamenti disdicevoli sempre allusi e mai esplicitamente rappresentati che sfoceranno in veri e propri soprusi a sfondo sessuale. Lo stesso Musil chiamò la scuola da lui frequentata “l’ano del diavolo”, Rilke , prima di lui, l’aveva già definita l”ABC dell’orrore”.
In realtà non c’è rappresentazione diretta della crisi generazionale così efficacemente e poeticamente rappresentata da Roth e questo per me è stato motivo di profonda delusione, vi è però in nuce quel senso di inquietudine e di impotenza dell’uomo contemporaneo che farà tanta fortuna letteraria da lui in poi.
Possiede infine , questa scrittura, la capacità di suggestionare attraverso la rappresentazione delle ambientazioni, degli ambienti, dei luoghi.
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Commenti
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Vedo che anche tu non scherzi, poi mi regali Tanto gentile e tanto onesta pare e siamo a cavallo!!
Grazie per l'apprezzamento anche se, mancandomi la cultura filosofica, forse non ho capito o reso al meglio l'opera.
Ciao
non ho ancora affrontato questo autore, ma prima o poi lo farò
grazie
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Che bella presentazione: dell'opera, dell'autore... Non ho mai letto nulla di lui, questo libro mi sembra il modo giusto (anche sul piano cronologico) per iniziare. :-)
Buona giornata, il tuo stile nel commentare mi piace molto
Bruno