Dettagli Recensione

 
Notre-Dame de Paris
 
Notre-Dame de Paris 2015-04-21 19:15:13 Valerio91
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    21 Aprile, 2015
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Una citta’ maledetta chiamata Amore

Pochi sono stati i libri che hanno suscitato in me emozioni così contrastanti. O meglio, pochi sono stati quelli che hanno suscitato in me così tante emozioni, e con una così elevata mole di sentimenti che si presentano tutti insieme, inevitabile che ve ne siano alcuni che non vanno d’accordo. Certo non ci vuole un genio a capire quanto grande fosse Victor Hugo, ma voglio comunque dare il mio plauso a un grande maestro, rendendo omaggio a “Notre-dame de Paris”, un suo regalo meraviglioso, impeccabile e incancellabile nella memoria e nella storia.

La chiesa di Notre-dame dà scenario e titolo a questa storia, arricchita dai suoi meravigliosi tratti gotici, ma dei quali potrebbe fare anche a meno data la sua maestosa potenza, resa tale perché attinge a piene mani da quel sentimento assurdo che è l’amore. Si pensa all’amore e la mente associa involontariamente ad esso un pensiero meraviglioso, eppure ha più lati oscuri questo sentimento che la città perduta e maledetta di Carcosa.
Ecco cosa può essere l’amore, una città maledetta, e “Notre-dame de Paris” ci porta a esplorarla in tutti i suoi angoli, compresi quelli più infimi, mostruosi, bui, dannati.
Una donna nel fiore degli anni si aggira per le strade umide e bagnate dalla pioggia di quella città chiamata Amore, così somigliante a una Parigi cupa e tenebrosa. Mentre cammina, ella serba nella mente il pensiero d’un giovane soldato, bello e coraggioso, che ama profondamente seppure in fin dei conti non lo conosca affatto. Dentro di sé, quella giovane Esmeralda, custodisce la prima forma dell’amore, quello immaturo, superficiale, cieco, ma non perché privo della vista. Rintanato in un cantuccio e immerso nei suoi pensieri, ella vede Pierre Gringoire, quel poeta dall’amore troppo codardo per osare di amare una donna, amore timoroso che dedica tutto sé stesso a cose che non lo possono rifiutare o deludere, ma che non possono amarlo di rimando.
Alzando il capo, solo leggermente rischiarato dalla luce lieve della luna e appollaiato su una sporgenza, ella vede una massa nera e deforme, che sembra scrutarla. Quasimodo. In quello sguardo niente minacce, ma amore sincero eppure rassegnato, consapevole che a tanta bellezza una bruttezza come la sua non può nemmeno ambire. Eppure, quell’amore non può smettere di essere e sembra l’unico in grado di portare un po’ di luce in quel buio dilagante.
Ella continua a camminare pensando sempre a lui, Phoebus, che in quel momento stringe la mano a un'altra donna; amore sciocco e carnale, ma se quella Esmeralda lo vedesse riuscirebbe a trovare un assurdo motivo per dire che egli comunque ama soltanto lei.
All’angolo di un crocevia tenebroso, una figura magra e coperta quasi del tutto da un mantello nero come la notte, guarda quella donna con occhi fiammeggianti e bramosi. Nella sua figura si percepiscono una miriade di sentimenti, ma uno domina su tutti: l’amore malato, egoista, represso, eppure infinitamente forte e profondo. Amore non corrisposto, amore che preferirebbe vedere l’oggetto del suo desiderio pendere da una forca piuttosto che dalle braccia di un altro. Il prete, Claude Frollo. La sua anima nera sembra essere in ogni dove, come se quella città maledetta fosse una sua estensione o lui ne fosse il suo concentrato, la sua anima.
Tali sono gli angoli oscuri di questo sentimento così tormentato, ma esiste un luogo preciso in quella città di tenebra in cui la luce gioiosa dell’amore vero risplende accecante. Difficile trovarlo, ma c’è, e mi piace pensare che le mura che contengono il suo infinito siano quelle gotiche della chiesa di Notre-dame.
Meraviglioso, anche se amaro.

"Oh – disse il prete, - abbi pietà di me! Ti credi sventurata, ma tu non sai che cosa sia la sventura! Amare una donna! Essere prete! Essere odiato! amarla con tutto il furore dell'anima, sentire che per un suo solo sorriso daremmo il sangue, le viscere, il nome, la salvezza dell'anima, l'immortalità e l'eternità, questa vita e quell'altra; rammaricarsi di non essere re, genio, imperatore, arcangelo, dio, per poter mettere sotto i suoi piedi uno schiavo più grande."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Hugo.
Dumas.
Trovi utile questa opinione? 
290
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

14 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Bel commento, Valerio. Complimenti
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
21 Aprile, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie Laura. ;D
Ciao Valerio,

complimenti, bel commento, interessante.

Grazie
Saluti
Riccardo
Bellissima recensione! l'ho letto anch'io tanti anni fa...forse dovrei rileggerlo e assaporare meglio certe sfumature, che inducono a profonda riflessione, sfuggitemi tempo addietro. Grazie: Ciao.
Ferruccio
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
22 Aprile, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie per i complimenti Riccardo . :)
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
22 Aprile, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie Ferruccio. E' davvero un libro incredibile, che suscita tantissime emozioni. Credo che meriti una rilettura, perchè è davvero colmo di sfumature, che magari possono anche sfuggire.
Ciao, Vale.
Bel commento. Un libro molto importante.
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
22 Aprile, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie. Si, concordo.
un degno commento per un grande testo!
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
22 Aprile, 2015
Segnala questo commento ad un moderatore
L'averne scritto un commento che sia degno mi riempe d'orgoglio! Grazie Silvia :D
14 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'attesa
Papà Gambalunga
I misteri di Udolpho
Guerra
Il violino del pazzo
In affitto
In tribunale
Bandito
La fattoria delle magre consolazioni
Il possidente
Le torri di Barchester
Deephaven
Racconti di pioggia e di luna
La casa grigia
Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti
L'uccello nero