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E le stelle stanno a guardare
 
E le stelle stanno a guardare 2015-04-06 13:44:15 paola melegari
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
paola melegari Opinione inserita da paola melegari    06 Aprile, 2015
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Coal Mines Bill

Il romanzo inizia in casa Fenwick, a Sleescale, cittadina probabilmente immaginaria, nei pressi dell’attuale Newcastle.
Paese di minatori, tutto il romanzo ruota intorno alla miniera, ai minatori , ai proprietari della miniera Nettuno ; la famiglia Barras.
L’autore, Archibald Joseph Cronin, ci presenta la vita dei minatori, avendola conosciuta da vicino, essendo stato lui stesso medico dei minatori per alcuni anni, prima di dedicarsi definitivamente alla scrittura.
Le misere condizioni di vita dei minatori, i pericoli ai quali erano continuamente esposti, posposte agli interessi dei padroni, vite perdute per il lucro di pochi.
Nonostante questo la miniera rappresentava la possibilità di vivere, era pur sempre un lavoro di cui andare fieri, un lavoro di veri uomini, che all’alba si calavano nel pozzo, per uscirne col buio, dopo fatiche fisiche inimmaginabili, in ambienti angusti, umidi, nei quali l’aria satura di gas rendeva il lavoro ancora più pesante e pericoloso.
Dicevo che l’autore esordisce rappresentando il risveglio nella famiglia di un minatore, Robert F. , tre figli, tutti minatori. E’ in corso uno sciopero, a causa delle pericolose condizioni di lavoro,( la galleria dove stanno lavorando, rischia l’allagamento), sono tre mesi che in casa non entrano soldi e la cosa si sta facendo davvero pesante.
Robert è un esperto della miniera ed è un promulgatore dello sciopero.
Purtroppo la ribellione dei lavoratori deve finire, si rientra tutti nel pozzo con le orecchie basse.
Suo figlio David, ragazzo intelligente ed istruito, diventerà deputato, si batterà per i diritti dei minatori.
Per la nazionalizzazione delle miniere, per la sicurezza sul lavoro.
Siamo all’inizio del novecento, alla vigilia della prima guerra mondiale.
Le donne oltre a perdere i figli nelle miniere, li immolano sull’altare della patria.
Ci sono gli idealisti, ma d’altro canto c’è chi si imbosca e approfitta del momento per fare soldi senza scrupoli.
Joe Gowlan è senza dubbio la figura più meschina del romanzo, insieme a Barras senior.
Sono parecchi i personaggi del racconto, che si sviluppa in cinquecentocinquanta pagine, tutte piacevoli, interessanti , diviso in tre libri.
Il primo riguarda lo sciopero, fino al disastro della miniera.
Il secondo la famiglia Barras alla sbarra, ove gli interessi dei ricchi valgono molto più delle povere vite di cento minatori e dove il figlio di Barras , Artur, vuole riparare al danno del padre.
Il terzo , che vede David Fenwick diventare deputato laburista, e nonostante la buona volontà e la fermezza di valori, si scontra col mondo dei potenti che non vanno certo contro l’interesse dei ricchi.
I l romanzo inizia con un giovane di quattordici anni che si reca per la prima volta in miniera, e termina con un giovane, il nipote, di soli quattordic’anni che orgoglioso si reca al lavoro in miniera.
Sotto un cielo di stelle, con in lontananza il rumore dell’oceano, nulla è mutato, i poveri sono rimasti poveri e privi di diritti, chi ha l’animo puro deve abbassare il capo e inghiottire i propri valori ; lasciando la prevaricazione del prepotente disonesto.
Ma chi ha diritto al voto non capisce che il giovane Barras è sempre stato dalla loro parte ?
Non capisce che David difendeva i loro diritti?
Le madri non si rendono conto che la miniera ha ingoiato i loro figli?
Le stelle stanno sempre lassù a guardare, imperterrite, il disastro che gli umani continuano a perpretare.


E’ un romanzo di grande valore, ve lo consiglio fortemente, anche se forse lascia poco spazio all’ottimismo.
Diciamo che è fortemente realista.

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Commenti

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Ciao Paola. Un commento molto interessante.
Pensa che fra le mie tante lacune c'è anche la non conoscenza di Cronin. Secondo te, da quale libro è meglio cominciare ?
caro emilio
, per me è il primo, quindi non saprei da dove converrebe iniziare.ti posso solo assicurare che è davvero un gran bel romanzo con un mix umanitario rilevante.
grazie per l'attenzione
paola
Ciao Paola, da quanto non ci si sente! Spero tutto bene...
Io ricordo delle scene del film, dove mi pare tra gli attori ci fosse Tognazzi...
Quanta tristezza mi è rimasta dalla visione di alcune scene all' ìinterno della miniera...
Grazie per la segnalazione,
Pia
forse era alberto lupo.
si, è tanto che non ci sentiamo.
mi è tornata la voglia di dare la mia opinione.
ciao, a presto!
paola
Questa tua bella recensione mi ricorda la mia infanzia, quando vidi qualche puntata del celebre "sceneggiato televisivo" (l'antenato della "fiction") che andava in onda, mi sembra, la domenica pomeriggio.
Mi hai riportato a certe domeniche piovose, in cui si era ancora capaci di annoiarsi, tra gnocchi fatti in casa, un po' di TV per tirar tardi con i compiti e le radiocronache calcistiche di Enrico Ameri e Sandro Ciotti.
Vorrei leggere questo romanzo se non altro per respirare ancora il profumo di quei tempi...
consigliatissimo!. mentre leggevo anch'io avevo dei flash dello sceneggiato, ma non riuscivo mai a far combaciare i ricordi vaghi con lo scritto.
a presto!
paola
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