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Le tenebre nel cuore e nella terra
“Cuore di tenebra” ci porta nel cuore dell’Africa ai tempi della colonizzazione. Conrad ci racconta la storia (in fin dei conti quasi autobiografica), del vecchio marinaio Marlow, che su una barca ferma alla foce del Tamigi, racconta ai suoi compagni il terribile viaggio verso quell’oscurità che lo avrebbe cambiato per sempre. Molto bello e profondo lo stile di Conrad, che con il grigiore di questa avventura trova il pretesto per scrutare il profondo dell’anima umana.
Sarò sincero, probabilmente non è una lettura che mi rimarrà indelebile nel cuore e nella mente, ma è comunque un’opera che può dar spunto a parecchie riflessioni più o meno profonde, in base al lettore che si troverà dinanzi.
Questo libro è una critica al colonialismo, una denuncia alla bramosia umana, la cronaca di un’esplorazione delle tenebre con l’intento di rischiararle, ma senza successo. Marlow racconta il suo viaggio che in fin dei conti sarà incentrato sulla ricerca di un semplice ma controverso uomo, Kurtz, un uomo che ha fatto sua l’oscurità celata da quelle terre popolate da indigeni. Quella terra è un’entità vivente, un essere ghignante e trionfante nella sua cupezza, che illude l’ignaro viaggiatore di poter essere vincitore, per poi sopraffarlo e inghiottirlo nel suo oblio. Kurtz diventa una leggenda, un uomo perduto e irrecuperabile, rapito irrimediabilmente dall’oscurità di quella terra che in fin dei conti ha soltanto portato alla luce il suo cuore di tenebra. Strappare il suo corpo da quel luogo non si può, la sua anima ormai si è fusa con esso e Marlow lo capirà semplicemente guardando quella figura che appare profondamente mutata, seppur non ebbe avuto modo di conoscerla prima della suo radicale mutamento. Un uomo tormentato e un luogo maledetto che senza bisogno di parole mostrano una miriade di analogie, che insieme mettono a nudo la frivolezza di quegli uomini semplici che si illudono di conoscere il male, ma che in realtà non ne hanno nemmeno l’idea più sfocata.
"... No, è impossibile, impossibile comunicare ad altri quel che proviamo dentro di noi in un momento qualsiasi della nostra vita, ciò che ne costituisce la verità, il significato, la sua sottile e penetrante essenza. Si vive come si sogna: soli..."
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devo assolutamente leggerlo, anche se al momento ho acquistato solamente Nostromo dell'autore.
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