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CYRANO DE BERGERAC
“Un bacio, dopo tutto cos’è?
Un giuramento fatto un po’ più da vicino, una promessa più precisa, il sì ad un assenso,
un punto rosa sulla i di amor mio;
un segreto confidato alla bocca invece che all’orecchio,
un istante d’infinito che fa il ronzio d’ape,
una comunione che ha il gusto del fiore,
un modo per respirarsi un poco il cuore,
e un po’ gustarsi, a fior di labbra, l’anima!”
Io penso che dopo queste parole non ne occorrano altre per convincervi della bravura dello scrittore e della profondità del libro.
Una storia di amore, una storia di amicizia, una storia di lealtà, una lezione di vita, tutto un mix in poche pagine che fluisce tranquillamente attraverso i dialoghi dei personaggi.
Edmond Rostand ha creato un dramma che è ancora vivo nella realtà di tutti i giorni, quella che si potrebbe definire una storia immortale, perché la paura dell’amore non corrisposto, il dubbio di non piacere, la veracità delle parole, il senso di lealtà dell’amicizia sono ancora sentimenti presenti oggi, anche se la nostra società ne fa poche dimostranze.
Chiave dell’opera sono due sentimenti fondamentali e profondi come l'amore e l'amicizia che trovano in questo dramma la loro estrema sublimazione con la vittoria, oserei dire, dell’amicizia. Amicizia nata proprio con colui che potrebbe sembrare l’antagonista del nostro personaggio principale Cyrano (energico spadaccino dal naso fin troppo pronunciato quasi al pari del suo impeto). Altro aspetto fondamentale che fuoriesce nel dramma è che l’aspetto fisico non conta senza la capacità di comunicare, senza l’intelligenza e l’istruzione. Siamo abituati ai soliti eroi romantici dai tratti del classico “principe azzurro”, belli, coraggiosi, gentili e intelligenti…Cyrano non è bello anzi è oggettivamente brutto e tuttavia, grazie al suo temperamento, al suo stile, al suo animo ed alla sua cultura, è il personaggio più bello in assoluto in tutti i suoi aspetti.
La chiave dell’opera teatrale risiede appunto nel protagonista: il suo coraggio unito al disprezzo per il pericolo, la drammaticità della sua fiera esistenza, il suo orgoglio smisurato (che non si piega a niente e a nessuno) conferiscono al personaggio la fisionomia del tipico eroe romantico e contemporaneamente quella di un personaggio moderno.
Un’opera senza tempi e limiti che ha incantato, reso proprio e trovato elogio sino ai nostri giorni, nel teatro, nel cinema e persino nella musica.
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