Dettagli Recensione
Giro di sospetti
“Il giro di vite” è un romanzo difficile da recensire.
Fornire troppi dettagli ed impressioni significherebbe adottare un punto di vista sull'opera e sul finale. Un atteggiamento pericoloso che si discosterebbe dalla concezione di un libro volutamente aperto a più congetture, e che rischierebbe di rovinare la sorpresa a coloro che non si sono ancora cimentati in questa lettura.
Ambiguo ed affascinante, "Il giro di vite" è uno dei romanzi più discussi di tutti i tempi.
Appartenente al genere narrativo della "gothic novel", ne rispetta i canoni tradizionali con una storia densa di elementi misteriosi ed un'ambientazione isolata, con pochi personaggi.
Il romanzo inizia con le parole di una donna che fa parte di un gruppo di appassionati di storie dell'orrore, racconti spettrali.
Un membro della compagnia, Mr Douglas, afferma di poter raccontare una storia straordinaria, ovvero la lettura di un diario di una giovane istitutrice contenente fatti avvenuti tanti anni prima.
La giovane istitutrice, Miss Giddens, aveva accettato il curioso incarico affidatole da un uomo d'affari residente a Londra: occuparsi dei suoi nipoti Flora e Miles, di otto e dieci anni, in una tenuta nella località di Bly.
L'incarico presentava un solo divieto: l’istitutrice doveva farsi carico di ogni responsabilità e non disturbarlo mai.
Aiutata dalla governante Grose e incantata dai modi di fare educati dei bambini, l'incarico di Miss Giddens si tinge di mistero quando la protagonista viene colpita dalle apparizioni di un uomo e di una donna.
Il romanzo presenta due caratteristiche che simboleggiano il senso di incertezza che permane durante la lettura.
Per prima cosa, manca un personaggio esterno alla vicenda che si erge a risolutore dell’intreccio. Il classico investigatore presente in ogni giallo.
Secondo punto cruciale della storia, il narratore. "Il giro di vite" non è altro che la lettura del diario dell'istitutrice, che quindi già rielabora esperienze direttamente vissute, ad opera di Mr Douglas, il tutto riportato da un'ascoltatrice.
Abbiamo quindi tre differenti narratori, con il conseguente dilemma se la storia che ci viene narrata presenti qualche carenza dovuta alle numerose rielaborazioni che potrebbero essere occorse dai fatti originari fino al resoconto della donna che introduce la vicenda.
Carenze che alimentano dubbi, risultato cercato e catturato da Henry James, abile autore statunitense capace di confezionare un profondo racconto gotico giustamente passato alla storia per i contorni piscologici, sfuggenti ed inquietanti.
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