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Dagli occhi al cuore...Il piccolo principe
Dicono che “Il Piccolo Principe” sia un libro per bambini, ed infatti io l’ho letto per la prima volta all’età di 10 anni. Mi chiedo quindi, se io a 28 anni mi emoziono ancora leggendo questo libro, perché è considerato tale?
Forse perché l’autore, Antoine De Saint-Exupéry, sapeva che i primi lettori che potevano comprendere davvero il suo libro erano le persone pure di cuore: i bambini. In realtà questo libro non conosce limiti di tempo o di spazio, chiunque ne entra in contatto in qualsiasi arco spazio/temporale ne ricava un significato diverso, poiché non solo è un libro per tutti, ma è per tutta la vita. Probabilmente non tutti sono adatti per leggere questo libro, ma questo libro si adatta a tutto e a tutti.
Io penso che i bambini possono avere lettori di tutte le fasce di età mentre gli adulti, possono esprimersi solo tra i loro simili, tra coloro che hanno dimenticato l’importanza della “semplicità”.
Quando si è piccoli la felicità la si riconosce tutti i giorni, e soprattutto nei gesti più semplici… Tuttavia una volta che la linea sottile tra “piccoli” e “grandi” viene varcata, la capacità di leggere la gioia in ogni respiro viene dimenticata. Il tempo, il denaro, il successo, l’apparire etc sono tutti pesi che gravano sui nostri cuori, offuscando ciò che di più bello ci è stato donato: la vita.
Ecco cosa ci insegna “Il Piccolo Principe”: “ Non si vede bene che col cuore…L’essenziale è invisibile agli occhi”. Noi abbiamo dimenticato che la strada più breve per vedere e per sentire passa per il cuore…
Un libro di amore, di amicizia, di rispetto, di speranza… direi un inno alla vita e ai valori che osanniamo tanto ma che stentiamo a riconoscere... (La rosa del piccolo principe gli profumava il pianeta, ma lui non sapeva rallegrarsene…)
Un viaggio del piccolo protagonista per capire che, per quanto si possa girare il mondo, molto spesso la felicità è il profumo di casa, anche se non ce ne rendiamo conto: il profumo di una rosa, la bellezza di un tramonto, anzi di 1440 tramonti in 24 ore…
Purtroppo a volte, si sa, occorre andare via per comprendere, per crescere, per poter giudicare se stessi (se si giudica bene se stessi è segno che si è veramente saggi). Occorre sentire la mancanza, la nostalgia di ciò che già si aveva per poterne capire bene l’importanza.
Un libro che oltre ad innalzare i sentimenti più nobili, insegna a prendere consapevolezza delle proprie responsabilità. Responsabilizzarsi non verso qualcosa di materiale, bensì verso i legami che nel corso della nostra vita stabiliamo con le persone che incontriamo…(“Tu diventi responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato”).
Ormai i rapporti che instauriamo sono superficiali e non ci rendiamo conto che quando abbandoniamo qualcuno gli lasciamo una cicatrice inesorabile… Occorre essere responsabili perciò che addomestichiamo… Occorre essere leali e responsabili per ogni amore, amicizia e conoscenza che la vita ci regala!
Ognuno di noi dona all’altro qualcosa di speciale. Ergo, siate responsabili perciò che vi è stato reso, e dimostrate quanta gratitudine c’è nel vostro cuore per quella piccola “impronta” di amore lasciata sulla spiaggia della vostra vita.
Questo e molto altro è ciò che si può apprendere leggendo questo libro: qualcosa di unico e di straordinario, probabilmente perché è semplice, o forse perché ormai diventato invisibile ai nostri cuori adulti.
Per fortuna Antoine De Saint-Exupéry ce lo rammenta, ed ogni volta che il “Piccolo Principe” viaggia sugli altri pianeti, io intraprendo un viaggio nella mia anima che mi conduce al punto di arrivo e di partenza: il mio cuore.