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I miserabili
 
I miserabili 2015-01-23 19:21:00 Valerio91
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    23 Gennaio, 2015
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Un quadro fatto di parole e semplice umanità

E’ finita. Mi ci è voluto un mese, ma alla fine ho completato la lettura di questo titano. Inutile dilungarsi su questioni di stile, se certi scrittori sono definiti grandi ci sarà pure un motivo. Questa è letteratura e le digressioni, che in questo caso non mancano affatto, sono parte fondamentale della grandezza delle opere e dei loro autori, anche se non vi nascondo che nel caso de “I Miserabili” alcune le ho trovate sublimi, come la narrazione della battaglia di Waterloo, altre meno.

“I Miserabili” è un affresco che Hugo ha dipinto con le parole come Jacques-Louis David avrebbe fatto con il pennello. Sullo sfondo, la Francia e in particolare la sua amata Parigi, colorata in tutte le sue sfumature e popolata di eroi e miserabili che brillano e si oscurano ognuno di una luce o di una tenebra diversa. All’alba di una nuova era della civiltà, nel bel mezzo della rivoluzione del mondo che ebbe inizio in Francia, queste figure colorano quello scenario e ci mostrano alcuni degli innumerevoli e profondi aspetti che può assumere l’animo umano, e tutte insieme all’interno di quel magico e allo stesso tempo tetro sfondo, daranno vita a un magnifico quadro d’umanità.
E in questo quadro, ecco quello che ho visto.
L’amore materno e disposto a tutto è Fantine. Con i suoi colori caldi e rassicuranti culla tra le braccia la piccola e fragile creatura che ha messo al mondo, per la quale darebbe la vita.
L’ispettore Javert se ne sta in un angolo, inamovibile, ma nonostante questo sembra essere presente in ogni dove con il suo occhio indagatore e irreprensibile nella giustizia. Eppure fragile come il granito della legge al cospetto della misericordia divina.
Marius e Cosette illuminano una valle isolata avvolta dalle tonalità rosee dell’amore, che non conosce turbamenti, nemmeno quelli passati, non importa quanto essi siano stati intensi o prolungati.
Osservando con avidità e invidia il resto del mondo avvolto dalla luce e dai colori, relegati nel loro cantuccio di oscurità se ne stanno i Thenardièr, ma non tutti, perché non è detto che chi nasce nelle tenebre voglia necessariamente morirci.
E poi c’è lui. Jean Valjean. L’umana dimostrazione di come ogni anima, per quanto sporca e miserabile, sia degna del perdono di Dio e possa trasfigurarsi in uno scrigno di bontà. Egli incombe su questo quadro di vita come una chimera che si tramuti in figura angelica, facendo splendere quel dipinto di una luce sfolgorante. Questo accecante splendore scaturisce semplicemente da quel cuore che Dio ha toccato e mutato, in una profondità nella quale ogni semplice uomo avrebbe paura di guardare.

“L'occhio dello spirito non può trovare in nessun luogo più splendore o più tenebre che nell'uomo; non può fissarsi su nessuna cosa che sia più temibile, più complessa, più misteriosa e più infinita. Esiste uno spettacolo più grande del mare, è il cielo; esiste uno spettacolo più grande del cielo, è l'interno dell'anima."

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Il Conte di Montecristo.
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Commenti

12 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Bravissimo Valerio...complimenti sia per la lettura sia per il commento.
Pia
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Valerio91
23 Gennaio, 2015
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Grazie Pia... sei sempre gentile. :)
Valerio, trovo molto bello il tuo commento.
Penso che i libri voluminosi, purché belli, abbiano il merito di condurci nei meandri del mondo che rappresentano e, tenendoci compagnia per molto tempo, riescano a farsi interiorizzare meglio e in modo più duraturo.
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Valerio91
24 Gennaio, 2015
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Sono pienamente d'accordo con te Emilio... Sembra di entrare a far parte di quel mondo che leggiamo... Grazie.
siti
24 Gennaio, 2015
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Bravo. Bel commento, mi associo al commento di Emilio.
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
24 Gennaio, 2015
Ultimo aggiornamento:
24 Gennaio, 2015
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Grazie mille :) Mi fa piacere ricevere complimenti da persone delle quali apprezzo molto le recensioni.
ottimo Valerio!
è un titolo che non può non essere letto; ogni inizio anno me lo ripropongo, devo provvedere quanto prima.....
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
24 Gennaio, 2015
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Grazie Silvia :) Io difficilmente lo rileggerei, non perchè non mi sia piaciuto, ma semplicemente perchè mi piace leggere sempre cose nuove... infatti difficilmente rileggerei anche il mio libro preferito, ovvero il Conte di Montecristo. :)
Consigliato a chi ha letto Il conte di Montecristo ? Ohhh io lo ho amato cosi tanto...
Bel commento.
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
24 Gennaio, 2015
Ultimo aggiornamento:
24 Gennaio, 2015
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Il conte? Ha il posto d'onore nella mia libreria...
Grazie :)
12 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2

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