Dettagli Recensione
Ricerca di un nuovo titolo complicata se si mira a
Un viaggio; non esisterebbero altri titoli tali da garantire la completezza della descrizione della vita e delle vicissitudini del protagonista Ferdinand Bardammo.
Sconvolgente sin dalle prime pagine, per l'alternarsi di situazioni contrastanti rese famose non solo dal passaggio dal gergo operaio al gergo elevato, il gergo di un medico, un tecnico con un'evidente passione per la scrittura (pur assicurando Celine stesso che abbia iniziato ad "annerire delle pagine" esclusivamente per lucro e di certo non per "amore" dell'essere umano, in sottile chiave esistenzialista, ma proprio sottile...) ma anche per la puntuale argomentazione di ogni problematica che ha assunto, in epoca industriale, all'inizio del ventesimo secolo, una caratteristica forte, rendendosi tema vitale per un autore del suo calibro, della sua cultura e della sua conoscenza del mondo.
L'impaginazione o suddivisione del romanzo risente, a parer mio, del presentarsi dell'ispirazione all'autore in modalità differenti, come se a volte potesse esistere un qualche ottimismo, pertinente ovviamente alle pagine con minor ispirazione.