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Grandi speranze
 
Grandi speranze 2015-01-02 09:08:12 Mian88
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
4.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    02 Gennaio, 2015
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Ilusione, disincanto e realtà.

Pubblicato per la prima volta a puntate settimanali tra il dicembre 1860 e l’agosto 1861 con l’originale titolo “Great Expectations”, l’opera si è affermata come uno dei più sofisticati romanzi d’autore inglese nonché uno dei più popolari classici della letteratura Vittoriana. Interamente scritto in prima persona (è la seconda dopo David Copperfield ad avere questa peculiarità tra i componimenti dell’autore), Grandi Speranze si struttura seguendo le vicende dell'orfano Philip Pirrip, detto "Pip" sin dalla primissima infanzia per poi ripercorrere quelle difficoltà atte a raggiungere la piena maturità: per tutto il romanzo infatti, il giovane cercherà di diventare un gentiluomo.
Come in molte altre opere di Dickens, la storia presenta dei caratteri semi-autobiografici, una tra tante è riscontrabile nel fatto che l’intreccio ha inizio alla vigilia di Natale del 1812, anno di nascita dello scrittore.
Pip ha circa 7 anni quando le vicende prendono campo, vive con la manesca sorella più grande e suo marito. I rapporti non sono dei migliori poiché questa ha la tendenza a picchiarlo con il bastone ogni qualvolta che ne sussista la possibilità, viceversa buono è il legame con il cognato fabbro Joe Gargery. Quando alla vigilia di Natale il giovane si reca in visita alle tombe dei familiari tutto si sarebbe aspettato tranne che incontrare un evaso di nome Magwitch. Questo lo obbliga a portargli del cibo e una lima per segare le catene che lo avvincono. Il bambino è terrorizzato dal criminale e al tempo stesso dalle conseguenze che sarebbero scaturite nel momento in cui la sorella si sarebbe resa conto del “furto” ma come può un infante di 7 anni uscire da una situazione del genere? Non può. In seguito ad altre vicissitudini il ragazzo entra sotto la protezione della zitella nobile del luogo ed incontra Estella: adottata dalla signora e da questa cresciuta come una figlia è irraggiungibile per il ragazzo, ma l’innamoramento è inevitabile. Assunto e retribuito per essere il “compagno di giochi” dell’anziana donna Pip si sente a disagio nella abitazione perennemente e volontariamente buia. Si scoprirà successivamente che la nobile è stata abbandonata dal promesso sposo proprio il giorno delle nozze, questo le comunicò di essere fuggito con un’altra tramite missiva e la donna, sopraffatta dal dolore decise da un lato di lasciare tutto così com’era all’atto del tradimento e successivamente di adottare e crescere una ragazza bellissima che sarebbe stata da tutti desiderata ma mai concessa. La sua vendetta sarebbe stata parziale ma efficace. Ed è da qui che l’intreccio letterario e la grande maestria di Dickens si mostrano con tutta la loro forza. Pip ama Estella che però è stata educata a non legarsi mai davvero a qualcuno bensì ad avvicinare e poi riallontanare ogni persona che la brama.
A differenza di altri romanzi di Dickens questo è privo della classica ingenuità riscontrabile in essi, è caratterizzato da un tono palesemente disincantato e malinconico attorniato da atmosfere belle ma al tempo stesse misteriose e talvolta cupe. I personaggi sono più elaborati, la stessa Miss Haysham non è il consueto cattivo di “turno”. La sua disperazione è il fulcro del suo essere, ella non è terribile perché avida bensì perché disillusa. I sentimenti sono la chiave dell’opera. Non sono semplici da trattare poiché si mixano con le illusioni e la bellezza dei sogni. Ben affrontata anche l’evoluzione dei protagonisti. Di alto livello lo stile e le caratterizzazioni adottati.

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Commenti

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Un'altra bella recensione, Maria.
Devo dire che conosco poco l'autore. Ciò che ho letto mi ha lasciato un'impressione poco favorevole. Forse non ho cominciato coi libri 'giusti'. Secondo te, con quali ?
siti
02 Gennaio, 2015
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Bel commento, ho iniziato a vedere il film trasmesso in tv questi giorni poi ho abdicato, come al solito, per riservarmi il piacere primo con la lettura. Spero non mi deluda.
Bella recensione!
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Mian88
02 Gennaio, 2015
Ultimo aggiornamento:
02 Gennaio, 2015
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Ciao Emilio, ti ringrazio nuovamente per le tue parole. Ti confesso che il primo romanzo che ho letto di Dickens è stato proprio "Grandi Speranze", e devo ammettere che inizialmente la lettura proprio non mi convinceva tanto che per un periodo ho dovuto metterla in stand-bye per riprenderla del tempo dopo. Ad oggi sono passati anni da questa ma le sensazioni provate al tempo non sono svanite bensì maturate. Quali testi hai noti di questo autore? Hai mai letto Il circolo Pickwick o Il mistero di Edwin Drood? Immagino che Oliver Twist o David Copperfield tu li conosca già, se non altro per fama..
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Mian88
02 Gennaio, 2015
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Stanno trasmettendo il film? Ah. Non ne sapevo nulla, io e la televisione siamo due mondi paralleli. -.-' Comunque anch'io come te sposo il piacere offerto dalla lettura. Speriamo di no, soprattutto visto che siamo in tema di illusioni e disillusioni! :-)
Buona serata
In risposta ad un precedente commento
Mian88
02 Gennaio, 2015
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Grazie Rollo, molto bella anche la tua ultima opinione! :-)
non so perchè ma mi incute sempre un po' di timore affrontare questo autore.
Quest'anno vorrei leggere Oliver Twist
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