Dettagli Recensione
Ilusione, disincanto e realtà.
Pubblicato per la prima volta a puntate settimanali tra il dicembre 1860 e l’agosto 1861 con l’originale titolo “Great Expectations”, l’opera si è affermata come uno dei più sofisticati romanzi d’autore inglese nonché uno dei più popolari classici della letteratura Vittoriana. Interamente scritto in prima persona (è la seconda dopo David Copperfield ad avere questa peculiarità tra i componimenti dell’autore), Grandi Speranze si struttura seguendo le vicende dell'orfano Philip Pirrip, detto "Pip" sin dalla primissima infanzia per poi ripercorrere quelle difficoltà atte a raggiungere la piena maturità: per tutto il romanzo infatti, il giovane cercherà di diventare un gentiluomo.
Come in molte altre opere di Dickens, la storia presenta dei caratteri semi-autobiografici, una tra tante è riscontrabile nel fatto che l’intreccio ha inizio alla vigilia di Natale del 1812, anno di nascita dello scrittore.
Pip ha circa 7 anni quando le vicende prendono campo, vive con la manesca sorella più grande e suo marito. I rapporti non sono dei migliori poiché questa ha la tendenza a picchiarlo con il bastone ogni qualvolta che ne sussista la possibilità, viceversa buono è il legame con il cognato fabbro Joe Gargery. Quando alla vigilia di Natale il giovane si reca in visita alle tombe dei familiari tutto si sarebbe aspettato tranne che incontrare un evaso di nome Magwitch. Questo lo obbliga a portargli del cibo e una lima per segare le catene che lo avvincono. Il bambino è terrorizzato dal criminale e al tempo stesso dalle conseguenze che sarebbero scaturite nel momento in cui la sorella si sarebbe resa conto del “furto” ma come può un infante di 7 anni uscire da una situazione del genere? Non può. In seguito ad altre vicissitudini il ragazzo entra sotto la protezione della zitella nobile del luogo ed incontra Estella: adottata dalla signora e da questa cresciuta come una figlia è irraggiungibile per il ragazzo, ma l’innamoramento è inevitabile. Assunto e retribuito per essere il “compagno di giochi” dell’anziana donna Pip si sente a disagio nella abitazione perennemente e volontariamente buia. Si scoprirà successivamente che la nobile è stata abbandonata dal promesso sposo proprio il giorno delle nozze, questo le comunicò di essere fuggito con un’altra tramite missiva e la donna, sopraffatta dal dolore decise da un lato di lasciare tutto così com’era all’atto del tradimento e successivamente di adottare e crescere una ragazza bellissima che sarebbe stata da tutti desiderata ma mai concessa. La sua vendetta sarebbe stata parziale ma efficace. Ed è da qui che l’intreccio letterario e la grande maestria di Dickens si mostrano con tutta la loro forza. Pip ama Estella che però è stata educata a non legarsi mai davvero a qualcuno bensì ad avvicinare e poi riallontanare ogni persona che la brama.
A differenza di altri romanzi di Dickens questo è privo della classica ingenuità riscontrabile in essi, è caratterizzato da un tono palesemente disincantato e malinconico attorniato da atmosfere belle ma al tempo stesse misteriose e talvolta cupe. I personaggi sono più elaborati, la stessa Miss Haysham non è il consueto cattivo di “turno”. La sua disperazione è il fulcro del suo essere, ella non è terribile perché avida bensì perché disillusa. I sentimenti sono la chiave dell’opera. Non sono semplici da trattare poiché si mixano con le illusioni e la bellezza dei sogni. Ben affrontata anche l’evoluzione dei protagonisti. Di alto livello lo stile e le caratterizzazioni adottati.
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Commenti
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Buona serata
Quest'anno vorrei leggere Oliver Twist
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Devo dire che conosco poco l'autore. Ciò che ho letto mi ha lasciato un'impressione poco favorevole. Forse non ho cominciato coi libri 'giusti'. Secondo te, con quali ?