Dettagli Recensione
Acclimatamento
NECESSARIE PREMESSE:
1) leggo l'opera tradotta da Ervinio Pocar;
2) adoro il titolo "La montagna incantata";
3) mi riservo di leggere la traduzione di Renata Colorni e accetto di buon grado il nuovo titolo " La montagna magica" non tanto per rendere giustizia all'aggettivo magica presente nel titolo in lingua originale, quanto perché magica mi strappa un sorriso che inonda in egual misura la mia anima,
4) fingo di non sapere ciò che so e molto non so e non ho capito, per azzardare una mia lettura.
CAPTATIO BENEVOLENTIAE (è necessaria)
Scrivere qualcosa all'altezza di questa opera è come scalare un ottomila. L'impresa non si può azzardare e non è nemmeno alla portata di tutti.
Perché lo faccio, allora?
Tento l'azzardo?
Sicuramente. Chiedo venia in anticipo.
In realtà covo questi pensieri già da un periodo di tempo ormai fagocitante e allora provo a liberarli e a liberarmi inondando voi come Mann ha fatto con me. Piero Citati mi ha fatto ridere parecchio quando, in un suo articolo su "Repubblica" del 3 novembre 2010, ha ammesso di non amare "le innumerevoli nozioni e idee che la sua regale cornucopia rovescia sopra il nostro capo indifeso". Io invece le ho adorate e mi sento così piccola.
Leggerò l'opera inseguendo un'immagine e cercando di lasciarla in termini utili a voi. Davvero, non è possibile fare altro se non dedicare molto tempo al suo studio e rileggerlo ,il romanzo, per cogliere anche i corposi rapporti tra forma e contenuto.
E allora torniamo all'ottomila...
Chi va in montagna, soprattutto ad alte quote, sa quanto sia INDISPENSABILE, ASSOLUTAMENTE NECESSARIO, DI VITALE IMPORTANZA, fare un corretto acclimatamento.
Dunque questo libro parla di montagna?
Anche, ma di una montagna incantata che è la vita e alla quale , tutti, dovremmo acclimatarci.
E, come sanno bene quelli che vivono l'esperienza montagna, ma anche i meno fortunati, quelli che vivono solo la vita, senza la montagna, di fondamentale importanza è il tempo, vuoi quello strettamente meteorologico, vuoi quello necessario per fare certe esperienze, vuoi quello da calcolare per eventuali ascensioni e ritorno. Tutti sanno, però, in fin dei conti, che il tempo non conta e che la dimensione cercata è un' altra.
E allora la vita non è forse scandita dalla dimensione temporale che le è poi completamente aliena?
Nasci, vivi , muori. Conti, nel frattempo, minuziosamente i giorni, i mesi, i primi anni via via fino a smettere di contarli per poi tornare, orgogliosamente a sbandierarli, i tuoi anni, il tuo tempo, se lo hai vissuto bene. Ma il pensiero che il tempo sia poi indeterminabile ritorna in vita e lo fa proprio in prossimità del limitare di quella vita , unica dimensione temporale che conosciamo ma che non possiamo in fondo calcolare.
E allora l'invito è quello di trascorrerlo il tempo, come Castorp, il protagonista, accettando quello che viene, portando avanti il necessario acclimatamento.
"Dio mio, com'è bella la vita!"
"La vita è un'istituzione quasi favolosa la quale ci rende felici"
E allora, dopo questa lettura corposa, accogliamo la vita e affrontiamola anche da un piano più alto, da una veranda non sempre soleggiata, da una posizione anche orizzontale e contemplativa che questo romanzo ha saputo, in me, rinnovare.
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Commenti
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Questo libro e' uno dei miei preferiti. In esso ho trovato un fascino mai riscontrato in altri romanzi.
Non concordo pero' sul titolo della recente traduzione con l'aggettivo ''magica''' perche' nel linguaggio italiano tale termine e' stato ormai abusato ('notti magiche'...) ed ha perduto l'incanto che ancora perdura con ''La montagna incantata''.
incantata anche da queste.
Un saluto a tutti
Complimenti per la recensione. Ciao
Laura
Mann mi manca ma lo leggerò molto presto
è un libro che ti toccherà nel profondo.
Quasi ti invidio perché lo devi ancora gustare.
Il suo incanto accompagna sicuramente ogni suo lettore ed è strutturato e pensato per ammaliare la mente. Una prosa finemente descrittiva intarsiata da costanti leit motiv, una carezza rassicurante del narratore che fin dalla premessa si prende cura di te e ti accompagna fino al suo bellissimo finale e un immaginario condito da un lessico alto...ma basta...come vedi è impossibile resistergli.
Ciao e scusa se mi sono lasciata prendere di nuovo.
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Ciao :-)