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Le affinità elettive
 
Le affinità elettive 2014-10-15 08:23:56 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    15 Ottobre, 2014
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Drammatiche circostanze

Premetto che quando mi accingo a leggere opere scritte dai cosiddetti “pilastri” della letteratura internazionale, le mie aspettative sono molto alte; Wolfang Goethe è la conferma.

A similitudine di quanto avviene nella disciplina chimica riguardo ad alcune sostanze che poste in contatto tra di loro subiscono una compenetrazione molecolare con influenza reciproca, anche nelle persone esiste una chimica mentale e spirituale tale da far nascere particolari passioni e sentimenti a cui è difficile resistere; secondo l’autore sono queste chiamate “le affinità elettive”.

Il romanzo narra, all’apparenza, una semplice vicenda: una coppia di coniugi maturi, Edoardo e Carlotta, che hanno entrambi un passato difficile, dedicano la loro esistenza alla cura della loro tenuta in campagna. Tutto procede tranquillamente fino a quando Edoardo decide di ospitare un amico – il Capitano – caduto in disgrazia e in cerca di sistemazione. La nuova situazione con l’arrivo del terzo “elemento”, appunto il Capitano amico di Edoardo, fa intuire a Carlotta la possibilità che questi possa diventare un pericoloso ostacolo per il rapporto con il marito. D’altro canto anche Carlotta deve risolvere un problema inerente una sua nipote orfana, Ottilia, che vive in un facoltoso collegio non consono al carattere troppo introverso della giovane; per questo motivo Carlotta decide di invitare la nipote nella tenuta di campagna.

Di conseguenza vivono insieme Edoardo con la moglie Carlotta, la nipote orfana, Ottilia, di quest’ultima e, infine, l’amico di Edoardo, il Capitano. Tali decisioni innescano le famose affinità elettive che determinano la passione di Edoardo per la giovane Ottilia da una parte, e dall’altra l’incontro passionale tra Carlotta e il Capitano…le risultanze di tale circostanza saranno drammatiche…

A differenza del normale innamoramento, le affinità elettive hanno una forza immensa, che sfugge alla razionalità, poiché stabilisce una totale sintonia o simbiosi tra le persone interessate; il raziocinio si annichilisce e prevale quel sentimento viscerale inconscio che quasi sempre produce disastri affettivi.

Un romanzo di profonda riflessione che va al di là della semplice storia d’amore, ma scava nell’animo umano scoprendo sensazioni celate di cui, in maniera consapevole, non vorremmo essere partecipi.

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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Ferruccio: un bel commento per un bel libro.
Grazie Emilio.
SARY
15 Ottobre, 2014
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Sono d'accordo con Emilio, bravo!
Grazie Sary.
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
15 Ottobre, 2014
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Ho letto con coinvolgimento Ferruccio la tua recensione.
Appassionante la proposta, che affronta quell'amore da pathos che quando capita...fa tanto vivere intensamente, ma che fa anche tanto soffrire...troppo!
Meglio tornare al raziocinio ?...mah!
Pia
L'eterno dualismo raziocinio-passione; cosa si dovrebbe seguire? penso che le varie circostanze e situazioni siano di fondamento per la decisione. La razionalità può evitare sofferenze ma, nel contempo, non fa vivere appieno le emozioni; la passione ci inebria di una beatitudine temporanea la quale potrebbe, successivamente, presentarci un salato conto da pagare. Ma la vita va vissuta in tutte le sue sfumature e sfaccettature, anche correndo il rischio di cadere nella disillusione o, nel peggiore dei casi, nella disperazione. Frase fatta, ma sempre valida, è che ogni scelta comporta una rinuncia.

Grazie per il tuo commento.
Anch'io ho amato quest'opera, che indaga su una delle forze (quella dell'affinità, da contrapporre alla legge fisica dei poli opposti che si attraggono) che interviene nella relazione. Ne hanno tratto anche uno sceneggiato TV (quando la guardavo, la TV!) ricco di belle immagini, chi se lo ricorda?
Ciao!
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
15 Ottobre, 2014
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Giusto quello che dici Ferruccio..ma sai..poi gli anni passano...accumuli esperienze nell'uno e nell'altro senso...e giungi ad optare per l'uno o per l'altro...ad ognuno le sue scelte...fatte però con consapevolezza e responsabilità...
Pia
Bruno...nemmeno io la guardo più ;)
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