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Il gioco
Non avevo mai letto niente di Herman Hesse, (sebbene abbia “Siddarha” ormai da anni nella mia libreria) e non sapevo proprio cosa aspettarmi da questa lettura.
Il gioco delle perle di vetro è un romanzo narrato sottoforma di testimonianza biografica della vita di Joseph Knecht, Magister musicae della Castalia.
Il romanzo viene diviso in tre parti: nella prima viene spiegata l’origine, la funzione e la storia del gioco delle perle, nella seconda troviamo la vita del protagonista Joseph Knecht e nella terza gli scritti da lui lasciati.
Le regole del gioco delle perle non vengono mai spiegate, ma ci viene fatto intuire che sono complesse e che soli pochi eletti possono saperle (non è quindi cosa da raccontare in una biografia). Il gioco consiste nel trovare associazioni tra cose diverse che, apparentemente, non hanno alcun legame.
Il romanzo, ambientato in un ipotetico futuro, ma privo, come invece mi aspettavo, di innovazioni tecnologiche, vuole esaltare la conoscenza intellettuale. A questo proposito Hesse crea la Castalia, una comunità eterea e utopistica dedita alla conoscenza intellettuale e isolata dal mondo esterno ma che però, viene influenzata comunque da esso.
Nel romanzo si evince una forte avversione per la guerra e anche per la storia in generale.
Un libro davvero molto complesso.
Lo stile non è immediato e ho dovuto prestare estrema attenzione alla lettura. Questo sicuramente ha influenzato il mio giudizio in quanto mi ha ricordato le letture obbligatorie che si dovevano fare a scuola e che, per quanto fossero capolavori, risultavano sempre e comunque sgradite agli studenti.
Il gioco delle perle di vetro è un libro ricco di pensieri e di riflessioni, è complesso e, per questo non credo che sia un libro alla portata di tutti (sicuramente, per il momento, non completamente alla mia portata), un po’ come la società utopistica della Castalia.
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Commenti
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Ho letto la tua sincera esperienza come lettrice.
Devo dire che in parte condivido le tue annotazioni, però io ho trovato questo libro molto affascinante, con varie parti di grande levatura letteraria (è vero, qualche passo non sempre è così coinvolgente); nell'insieme un grande libro.
@Rollo Tommasi: sì è il suo fascino, per questo ho deciso di leggerlo. La società della Castalia presenta pregi e difetti come, del resto tutte le società, è impossibile non rimanere affascinati dai suoi meccanismi.
@Emilio Berra To: è stata una lettura affascinante,concordo con te, ma probabilmente non era il momento adatto per me per una lettura così impegnativa. Sono comunque contenta di aver fatto questa esperienza.
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