Dettagli Recensione
Metamorfosi esterna o interna?
L’avvenimento imprevisto è un qualcosa che può colpire chiunque. Ma se questo avvenimento modificasse irrimediabilmente la vostra condizione, quali sarebbero le conseguenze sulla vostra vita? Quale sarebbe la vostra reazione, e quale quella dei vostri cari? Gregor Samsa è un commesso viaggiatore, una persona come tante altre, devoto alla famiglia, per la quale lavora mantenendo i suoi genitori e la sua giovane sorella, permettendo loro di vivere una vita dignitosa grazie solo al proprio lavoro. Eppure un giorno, non si sa come, l’avvenimento imprevisto impatta con l’esistenza del semplice Gregor. Egli infatti, si ritrova nel letto trasformato in un enorme ed orribile scarafaggio.
Se accadesse a voi come cambierebbe la vostra vita? Innumerevoli sono le linee di pensiero, e ne “La Metamorfosi” sono illustrate le possibili conseguenze di un tale mutamento, in una visione puramente kafkiana, che ha del terrificante.
Per Kafka, nonostante la dedizione che Gregor ha potuto mostrare per il suo lavoro e per la sua famiglia, nonostante i suoi sforzi e i benevoli progetti futuri, un semplice mutamento ha potuto distruggere tutta la sua esistenza. Troppo preso dalla sua vita e dai suoi progetti, Gregor inizialmente non si rende nemmeno conto della gravità insita nella sua trasformazione, non le dà peso, come se fosse una cosa semplicemente normale, che non intaccasse il proprio percorso esistenziale. Invece man mano che l’ambiente esterno muta intorno a lui, si rende conto della metamorfosi avvenutagli esteriormente ed interiormente. Ma cosa è stato a mutare realmente Gregor? Il suo diventare un insetto, o il crollare di tutte le sue convinzioni, di tutti i suoi affetti? E’ stata la perdita del lavoro, il cambiare dell’atteggiamento da parte dei suoi cari o semplicemente lo spuntare delle sue nuove zampette? La sua stanza diventa una “tana”, ed inizialmente crede che ciò sia meglio, per poter vivere nella maniera più consona la sua nuova condizione. Tutto ciò di cui aveva bisogno nella sua condizione umana, sembrava ora superfluo. Ma dentro quella crosta di insetto c’è pur sempre Gregor, e quelle cose che vogliono fargli credere siano superflue, sono cose alle quali è pur sempre profondamente legato, tanto da aggredire chiunque voglia portargliele via (ne è un esempio il suo attaccarsi a un quadro per impedire che gli venga sottratto). Man mano Gregor è trasformato interiormente, ma stavolta non è l’avvenimento imprevisto a cambiarlo, ma l’atteggiamento dell’ambiente che lo circonda. Chi lo amava, ora quasi lo disprezza e vuole sbarazzarsi di lui. Gregor interiormente non era cambiato al suo trasformarsi in insetto, è stato cambiato dall’opinione degli altri, alla quale fin dall’inizio dava molto peso, e che alla fine ha decretato il suo destino, verso il quale si è reso impotente.
Anche se è difficile, non bisognerebbe permettere agli altri, anche se li amiamo, di cambiarci, nemmeno nel caso ci trasformassimo in orrendi insetti, come Gregor. Accettiamo soltanto le “metamorfosi” che ci imponiamo noi stessi, perchè quelle, a meno di essere dei masochisti, sono quasi le uniche che facciamo a fin di bene.
"Spesso se ne stava lì intere e lunghe notti, senza dormire un minuto e raschiando per delle ore il cuoio. Oppure, senza spaventarsi della fatica, spingeva una seggiola verso la finestra, si arrampicava sul davanzale puntellandosi sulla sedia e vi si affacciava poi, evidentemente per un vago ricordo del senso di liberazione che provava una volta a spaziare fuori con lo sguardo"