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La signora delle camelie
 
La signora delle camelie 2014-09-14 05:51:14 giov85
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giov85 Opinione inserita da giov85    14 Settembre, 2014
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La forza dell'amore

Il romanzo La signora delle Camelie, narra la storia di un amore impossibile: quella fra Marguerite e Armand. Marguerite è la più famosa cortigiana di Parigi: la sua bellezza è leggendaria e si sa che è disposta a concedersi a tutti coloro che riusciranno a soddisfare il suo desiderio di lusso. Armand Duval, che vive a Parigi per iniziare la propria carriera di avvocato, è il rampollo di una benestante famiglia di provincia.
L’incontro avviene una sera a teatro e subito scocca la scintilla da parte di Armand che si innamora di Marguerite, nonostante lei lo avesse maltrattato. Il novello amore per la donna è così forte da superare quel primo negativo impatto, tanto che Armand, durante una delle frequenti assenze dalla “Dolce Vita” parigina di Marguerite, malata gravemente di tisi polmonare, si recherà tutti i giorni a casa della donna per chiedere alla servitù, senza presentarsi, notizie sul suo stato di salute.
Dopo molto tempo i due hanno modo di rivedersi ed Armand confessa i propri sentimenti a Marguerite che, avendo scoperto chi fosse l’uomo che tutti i giorni chiedeva di lei, di fronte a tali dedizione ed abnegazione, si innamora del giovane concedendo ciò che non era mai riuscita a provare per nessun altro uomo: l’Amore.
Inizia qui la nuova vita di Marguerite che abbandonerà i suoi vecchi amanti per dedicarsi ad un rapporto stabile con il proprio innamorato Armand. L’idillio tuttavia durerà pochissimo: la giovane cortigiana è oberata di debiti, gli strascichi della sua vecchia vita ancora si affacciano sul presente e, venendo meno le rendite dei suoi amanti, non sa come evitare di soccombere. Di fronte a queste difficoltà e decisa a non chiedere denaro ad Armand, per far sì che il loro puro legame non venga sporcato dal vile denaro, Marguerite riprende segretamente la frequentazione con un vecchio duca, già suo patrono in precedenza.
Armand, scoperta la verità insiste per donare alla donna il denaro di cui necessita: è addirittura disposto a donarle tutte le sue rendite familiari pur di riuscire a risollevarla. A questo punto, tuttavia, interviene i padre di Armand che impone a Marguerite di lasciare il giovane per evitargli un tracollo finanziario. Inaspettatamente Marguerite, eroina del romanzo, con fare stoico accetta le preghiere dell’anziano uomo, in nome dell’amore che lo lega ad Armand e lascia per sempre il suo amante come prova di amore estrema.
Storia straziante, commuovente, dalla quale emerge la figura di Marguerite, donna da facili costumi, complessa, eppure capace, in nome dell’amore, di scelte che vanno oltre il limite della comprensione: lei sa che vivrà poco, sa che nulla cancellerà il suo passato e che non ci sarà redenzione nel mondo dei vivi per una “mantenuta”, se non quella personale che passa attraverso l’amore, quello vero, spirituale, che non si sporca con il vile denaro e che porta a rinunciare a ciò che si ha di più caro.
Perfetta la tessitura del romanzo, che si dipana fra frequenti flash-back ed intermezzi epistolari, commuovente la storia ed encomiabile nel suo senso ultimo che si evince sin dalle prime pagine di cui riporto uno stralcio: “ [...] mi vergogno a raccontarlo, tuttavia non parlo di cose immorali per il gusto di farlo, ma per presentare un fatto vero, che forse farei meglio a tacere, se non fossi convinto che bisogna, ogni tanto, rivelare i patimenti di quegli esseri che condanniamo senza averli ascoltati, che disprezziamo senza averli giudicati”.

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