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Madame Bovary
 
Madame Bovary 2014-08-27 14:10:47 Vincenzo313
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Vincenzo313 Opinione inserita da Vincenzo313    27 Agosto, 2014
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Un'inguaribile romantica nell'arida provincia

Su Emma Bovary se ne sono dette di ogni. Dalle pagine del capolavoro Flaubertiano non emerge alcun giudizio sulla protagonista. L'autore ne descrive minuziosamente la vita e i sentimenti, tralasciando però di esprimere un suo personale parere, preferendo lasciare l'incombenza ai lettori.
Personalmente Emma è un personaggio che mi è rimasto nel cuore, che ho amato e anche compatito per la sua difficile ricerca della felicità e della bellezza legata ad un ideale romantico, da lei inseguito con forza e coraggio fino alla rovina finale. Cresciuta in collegio leggendo romanzi d'amore, in lei matura sin da subito l'idea di fare della sua vita un romanzo. Deve però far fronte alla realtà di provincia, opprimente per quelli che sono i suoi propositi. Una parentesi doverosa mi sento di aprirla con riferimento a questo ultimo punto. Flaubert, tramite le aspirazioni e le gesta delle sua eroina, dipinge un quadro disastroso della borghesia dominante dell'epoca. A farne le spese sono i personaggi che rappresenta. Il più immediato è il modesto ufficiale sanitario Charles Bovary che, oltre ad essere un uomo totalmente privo di qualsiasi spunto interiore, si dimostra incapace anche nel lavoro che svolge quando, cimentandosi in una operazione al piede torto di un suo paziente, sbaglia miseramente, costringendo il malcapitato all'amputazione dello stesso. Un altro personaggio, emblematico dell'insoddisfazione di Flaubert, è il farmacista Monsieur Homais, letteralmente ossessionato dalla carica di Legion d'onore che vorrebbe vedersi attribuita, triste esponente di una ricerca del progresso ottusa e fine a se stessa, dal momento che sarà proprio la sua noncuranza a permettere alla protagonista di accedere indisturbata al veleno custodito nella sua farmacia.
Oppressa da tutto ciò, è normale che la romantica Emma decida di rifugiarsi altrove, cercando porti di felicità talvolta plausibili, quale il giovane Leon Dupuis, un personaggio accomunato alla protagonista da una forte sensibilità, altre volte improbabili; è il caso del bell'imbusto Rodolphe Boulanger, un uomo superficiale sempre a caccia di nuove conquiste. Il fallimento di entrambe le storie d'amore spingerà Emma in un abisso senza fine, spingendola a una fine tragica, sulla scia delle storie d'amore da lei tanto amate.
Come già detto, Emma mi ha colpito molto, in primis per la sua grande sensibiità; in secondo luogo per la sua grande modernità, che la spinge a compiere, a dispetto del giudizio di una società falsamente perbenista, scelte in piena autonomia. Con riferimento poi al suo fallimento finale, lo vedo come logica conseguenza di un mondo maschilista e arretrato, ancora non pronto ad accogliere donne di tale spessore umano ed ideologico. In ogni relazione in cui lei si verrà a trovare, infatti, sarà sempre lei la malcapitata a dover recitare il difficile ruolo di amante indegna, solo perchè donna e, in quanto tale, sottoposta al martirio mediatico.

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Commenti

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Ciao Vincenzo.
Approvo la valutazione data alla qualità del romanzo, ma condivido solo parzialmente l'interpretazione. Secondo me la storia di Emma è anche la storia della sua nevrosi nutrita anche dalle sue mediocri letture, dalla mancanza di rapporto con la realtà (sostituita con le sue fantasticherie) . Lei è una vittima e, nel contempo, una dispensatrice di dolore e di guai.
Nella lettura , personalmente ho solidarizzato col marito e la figlia. Cercava l'amore, che di fatto aveva in casa.
Penso che questo libro sia un monito a non rovinasi la vita con le proprie mani!
E io caro Vincenzo, leggendo la tua recensione, sono rimasta colpita dalla tua...di sensibilità....ammirevole!
Grazie, Pia.
Anch'io come Emilio non condivido l'opinione sul presunto spessore umano di Emma, donna d'intelligenza e cultura comuni se non mediocri. Ma non penso nemmeno che avesse l'amore in casa e non lo vedesse, considerato che il marito era un perfetto citrullo. L'ideale d'amore da lei vagheggiato è semplicemente irrealizzabile.
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Vincenzo313
28 Agosto, 2014
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Grazie a te, Pia, ti ringrazio infinitamente ma il merito è tutto di Emma, un personaggio che mi è rimasto dentro per la sua voglia di aspirare ad un mondo diverso.
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Vincenzo313
28 Agosto, 2014
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Emilio ti ringrazio del commento... Emma è senza dubbio una sognatrice, probabilmete avulsa dalla realtà e per natura infelice...ma io vedo tutto ciò come conseguenza della sua struggente sensibilità, che la porta per forza di cose a voler creare una realtà parallela. Emma è il prototipo del personaggio che più amo,sempre controvento e dalla forte sensibilità.
In risposta ad un precedente commento
Vincenzo313
28 Agosto, 2014
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Si quasi sicuramente il suo amore è destinato a rimanere una chimera, sono d'accordo con te ma, secondo me, solo a causa di persone che non sanno comprenderla a fondo, uomini che intendono l'amore come semplice possesso di un corpo, incapaci di immergersi in un mondo, quello creato dalla protagonista, quasi ultraterreno...
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