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"La bellezza salverà il mondo"
"La bellezza salverà il mondo": è questa la verità da idiota, l'idea con la quale il giovane principe Mishkin entra in società, dopo aver passato molto tempo in una clinica Svizzera a curare la sua epilessia. Nel romanzo l'azione si riduce a poco; l'attenzione è rivolta esclusivamente all'analisi interiore del protagonista e gli eventi servono solo a mettere in luce le sue idee. Con questa opera Dostoevskij continua la sua analisi del bene e del male, filo conduttore di tutta la sua bibliografia: se con "i demoni" si proporrà di rappresentare il male, con "l'idiota" a venire a galla è il buono, incarnato appunto dal giovane Mishkin. La verità che il principe si propone di portare alla gente è quella della semplicità, della "ricerca del bello" intesa come amore per le piccole cose e, principalmente, amore del prossimo: E' su quest'ultimo punto, l'amore incondizionato verso chiunque, che il povero protagonista troverà grandi difficoltà, dal momento che tutti tenteranno di raggirarlo e verrà considerato, appunto, alla stregua di un povero idiota. La sua bontà e la purezza d'animo risalterà soprattutto dal suo amore verso la "signora delle camelie" russa Nastas'ja Filippovna, una donna ingiustamente etichettata da tutti come corrotta e perduta. A capire la sua profondità e purezza d'animo è solo Mishkin, che scorgerà in lei una bellezza sincera, reale. Questa passione tormentata, respinta dalla bella e fatale Nastas'ja, e che condurrà il principe alla sua rovina, è soltanto l'apice di una fine lenta, inesorabile, a cui il protagonista è fatalmente destinato, in virtù delle sue idee, della sua concezione delle cose, che potremmo definire rivoluzionarie, e pertanto osteggiate da chiunque incontri nel suo cammino.
Trovandomi ad esprimere un giudizio sull'opera, non posso che attrubuirle il massimo dei voti, dal momento che per me rappresenta la vetta artistica di uno dei miei autori preferiti. La lucidità con cui Dostoevskij traccia il profilo del protagonista, permettendoci di scorgere, via via che si prosegue nella lettura, la sua "verità da idiota", mi ha notevolmente impressionato, facendomi apprezzare questo romanzo più di tutti i suoi altri grandi capolavori, magari più conosciuti e apprezzati, quali "delitto e castigo" e " I fratelli Karamazov". Da un punto di vista stilistico e di forma, inutile dire che il libro incarna perfettamente lo stile dell'autore: la narrazione è tetra, claustrofobica, a tratti asfissiante. Dietro questa scorza rude ma al tempo stesso piacevole si trova un messaggio di estrema attualità e potenza, un rimedio per risollevare le sorti di un mondo ormai dato per spacciato: La bellezza salverà il mondo.
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Ho intenzione di leggere " L'idiota" al più presto!
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La tua recensione mi è piaciuta moltissimo.
L'opera e l'autore trattati sono al vertice della letteratura internazionale.
Ritengo che il protagonista sia uno dei personaggi maschili più belli della letteratura di tutti i tempi.