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La ricerca
PROBABILE SPOILER
Siddharta non è un romanzo di formazione lineare, ma ciclico. Tutta l'opera si sviluppa sul principio della ruota della reincarnazione. Il protagonista rinasce e muore da ogni sua esperienza, fino ad amarle tutte. Siddharta alla fine della sua vita assapora e vede vicino se la saggezza che non è dottrina o parola, esemplare a tal riguardo il monologo con Govinda, ma consapevolezza del mondo e abbandono alle illusioni. A lui non importa se il velo di Maya esista davvero perchè anche se tutto fosse un'illusione, allora ogni cosa sarebbe simile a lui. Il sorriso sul suo volto, lo stesso dei santi che ha incontrato, è il termine della sua ricerca. La sua ansia di trovare la vera saggezza svanisce nella tranquillità di un fiume che parla più di chiunque gli abbia mai parlato. E la sua pace, il suo Nirvana, si finalizza nell'amore incondizionato per un mondo che non saprà mai com'è nell'essenza, per cose che sono allo stesso tempo statiche e infinitamente mutevoli, per una realtà che non è mai unilaterale ma ha sempre due direzioni opposte e confluenti, in un Io che è sia fisico sia spirituale. Siddharta scopre il Tao come unione di Yin e Yang.