Dettagli Recensione
Non tutto è ..perduto
Il mondo perduto rappresenta un evidente caso di successo letterario del secolo scorso. Edito per la prima volta nel 1912 e scritto dall'autore del noto detective Sherlock Holmes, è stato un libro molto popolare e la sua lettura ai giorni nostri potrebbe non soddisfare il gusto contemporaneo. La storia è per gran parte il resoconto della partecipazione di un giovane giornalista, spinto dalla volontà di compiacere la ragazza di cui è invaghito, ad una missione tesa ad accertare la corrispondenza al vero di quanto raccontato dal Dottor Challenger alla comunità scientifica. A detta del noto scienziato esisterebbe infatti nel bacino del Rio delle Amazzoni un mondo perduto che avrebbe conservato l'ecosistema coevo ai dinosauri...loro compresi.
Lo spunto iniziale è interessante e ricco di fascino, se lo si cala nella realtà culturale che lo ha prodotto: l'anno precedente, nella realtà storica, era stata rinvenuta Machu Picchu, la città perduta degli Incas. Lo sviluppo dell'idea tuttavia non ha suscitato in me stupore, senso di meraviglia o semplicemente piacere. Il libro, scorrevole e semplice nello stile, potrebbe rappresentare se non un capolavoro, almeno uno spunto di riflessione interessante circa il comune destino di noi uomini e il nostro senso di meraviglia e di stupore che ci accompagna quando conosciamo ciò che prima ignoravamo.