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La fattoria degli animali
 
La fattoria degli animali 2014-07-24 20:42:43 Valerio91
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    24 Luglio, 2014
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Il 1984 degli animali

Sono innumerevoli le cose che avrei da dire su quest’opera, ma proverò a non dilungarmi troppo.
“La fattoria degli animali” è un vero e proprio preludio a quel capolavoro che sarà “1984”, e le analogie tra queste due opere sono talmente tante che probabilmente ne dimenticherò qualcuna. Ma partiamo dalla trama. Gli animali di una fattoria, verranno incitati dal Vecchio Maggiore, un anziano maiale, a mettere in atto una Ribellione, scacciando gli uomini e instaurando nella fattoria un regime egualitario utopistico. La “Fattoria Padronale” diviene, dopo la sconfitta degli uomini, la “Fattoria degli animali”.
Nonostante inizialmente gli animali si sforzino di mantenere una società dove tutti sono uguali e guidati dai Sette Comandamenti dell’Animalismo, cominceranno a venir fuori le differenze di “classe”. I maiali, gli animali più intelligenti, cominceranno a sfruttare i più deboli (di carattere) tenendo per sé comodità e risorse, lasciando agli altri solo le briciole e il duro lavoro.
Pian piano iniziano a venir fuori le analogie col Socing di “1984”.
I maiali, accecati dal potere, inizieranno a praticare l’ingiustizia, convincendo tutti gli altri di stare operando per il bene comune. Faranno ciò manipolando il pensiero delle masse ottuse e cieche; plasmando per gradi il passato (vi ricorda qualcosa?), facendolo apparire sempre peggiore del presente, quando probabilmente non lo è; variando i dati di produzione ostentando una sovrabbondanza che non c’è e trovando capri espiatori esterni ai fallimenti interni della società, trasformando gli eroi scomodi in traditori utili (Palladineve il corrispettivo di Goldstein). Si instaurerà anche la figura animale analoga al Grande Fratello, verso la quale affluiscono tutti i meriti e le onoreficenze della società, ovvero il maiale Napoleone. Il potere è nettamente passato quindi nelle mani di un’unica specie. E’ qui appunto il punto focale del romanzo, tema importante anche dell’opera che lo seguirà. Secondo Orwell la società sarà sempre divisa in tre caste: Alti, ovvero coloro che detengono il potere; Medi, ovvero coloro che vogliono spodestare chi è al potere, e i Bassi; ovvero il resto del popolo. Ed è proprio questo che vediamo nella fattoria. I maiali (i Medi) spodestano gli umani (gli Alti) con l’aiuto degli altri animali (i Bassi), con promesse di una società e di una vita migliore per questi ultimi. Riuscendoci però non faranno altro che rendere i maiali e i cani rispettivamente gli Alti e i Medi, mentre coloro che appartenevano ai Bassi, tali rimangono nonostante il sangue, il lavoro e le vite perse. Il potere alla fine corrompe tutti. I principi dell’Animalismo non diverranno altro che parole senza significato, modificate a piacimento. I maiali dormiranno nei letti, berranno alcool, uccideranno altri animali per i propri interessi ed impareranno addirittura a camminare su due zampe, come gli uomini, andando contro tutti i principi cardine della Ribellione. L’unica cosa a variare, sono le persone (in questo caso i maiali) al potere. Quella che era diventata la “Fattoria degli animali” dopo la Ribellione, torna ad essere la “Fattoria Padronale”. Questo romanzo è uno specchio animalesco della società, della natura e della mente umana.
Sono perfettamente conscio che questa recensione sia una noia mortale, ma sto amando profondamente Orwell, ha uno stile magnifico, le sue idee sono coerenti e ben esposte, e mi sembrava un delitto non cogliere i suoi messaggi nascosti in un romanzo decisamente godibile anche leggendolo senza soffermarsi sui contenuti di fondo. L’unico rammarico? Orwell, perché non sei stato prolifico come tanti (molti anche inutili) romanzieri contemporanei?

“Non c’era più alcun dubbio su ciò che era successo alla faccia dei maiali. Dall’esterno le creature volgevano lo sguardo dal maiale all’uomo, e dall’uomo al maiale, e ancora dal maiale all’uomo: ma era già impossibile distinguere l’uno dall’altro.”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
1984 (Consiglio di leggerlo prima de "La fattoria degli animali", personalmente mi ha fatto un grande effetto).
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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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Ho odiato questo autore per uno sciocco commento critico su Dickens. Io amo Dickens. Lo difenderei oltre i confini della Terra (sono melodrammatica?) ma penso di essere stata troppo dura...tu sei l'ennesima persona che parla positivamente di questo libro. Che faccio? Gli do una possibilità tra dieci o quindici anni sbollita la rabbia? Sempre eccellente Valerio :)
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Valerio91
26 Luglio, 2014
Ultimo aggiornamento:
26 Luglio, 2014
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Tutti facciamo degli errori, anche Orwell :) Marcella leggi 1984, credimi non te ne pentirai è un capolavoro... tra i miei libri preferiti è secondo soltanto al Conte di Montecristo... e non aspettare oltre!! Se riesci a fidarti un pizzico, leggilo subito. :D Una curiosità... cosa ha detto su Dickens?
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LittleDorrit
26 Luglio, 2014
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Lo ha accusato di non essere un vero anti capitalista...proprio Dickens capisci? l'inventore del romanzo sociale....bah! La verità è che si devia troppo nei romanzi. Dickens è il romanziere puro, che inserisce opinioni politico/sociali ma ricordandosi che il suo è pur sempre un romanzo, Orwell, invece, devia totalmente dal romanzo a tutto tondo scrivendo quasi un trattato politico e pretende che altri facciano come lui. Non so...forse sbaglio ma a me ha dato fastidio. Se ritrovo il saggio te lo faccio leggere :)
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Valerio91
28 Luglio, 2014
Ultimo aggiornamento:
28 Luglio, 2014
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Va bene! :) Però permettimi di dissentire riguardo al deviare di Orwell dal romanzo... Forse giusto un pizzico in 1984 devia dal romanzo, però a mia opinione solo in un frangente particolare, rendendolo comunque interessante ed integrato al contesto... E' un romanzo favoloso e te lo dice una persona che di politica... se ne frega! :D Per me uno che devia completamente è Tolstoj, infatti non l'ho gradito molto. La fattoria degli animali poi è completamente privo di trattati politici... è quasi una favola... Il messaggio politico è di chi lo coglie, ma può anche passare inosservato...
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LittleDorrit
29 Luglio, 2014
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Si Valerio....talvolta esagero, lo so! Non si può fare di tutta l'erba un fascio. Conosco la valenza di quest'opera e per questo sono sempre stata combattuta. È vero che i russi deviano e di parecchio anche, infatti anch'io non li amo pur riconoscendo loro una spropositata grandezza. Grazie....soprattutto perché con sensibilità hai preso le difese del tuo Orwell lasciandomi avvicinare pian piano. Proverò a dargli un altra possibilità.
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Valerio91
29 Luglio, 2014
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Ma ci mancherebbe, è normale che ognuno abbia determinati autori nel cuore e dispiaccia sentirli denigrati, ed in effetti, leggendo qualcosina su internet, dissento dalle opinioni di Orwell riguardo Dickens. Provo a rispettare le opinioni di tutti, soprattutto con te che sei sempre gentile e nei tuoi commenti dimostri sempre di saper cogliere il meglio di quello che leggi, esponendolo sempre eccellentemente. Semmai dovesse succedere che leggerai 1984 e dovessi farne una recensione, fammelo sapere subito, ne sarei curiosissimo!! :D
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LittleDorrit
03 Agosto, 2014
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Assolutamente si caro Valerio. Lo farò e sarò lieta di sottolineare i punti salienti con te perché potresti aprirmi nuovi orizzonti. Grazie. A presto.
Matelda
18 Agosto, 2016
Ultimo aggiornamento:
18 Agosto, 2016
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Grazie Valerio per la tua recensione che mi ha fatto ricordare che prima de" La fattoria degli animali " avevo letto "1984": : viatico indispensabile alla comprensione de lla fatt" . E questo a distanza di anni mi fa comprendere le ragioni dello sconvolgente 'effetto bomba di questo "dittico"
Grazie !
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