Dettagli Recensione
Purgatorio in terra
Ho conosciuto persone corrotte nel profondo dell’anima, impossibili da cambiare, da salvare. Ho conosciuto persone in grado di rinunciare al vero amore in nome dell’egoismo, di una convenienza che alla fine porta alla rovina, per la perdita di quell’amore. Ho conosciuto persone in grado di amarsi oltre i confini della ragione, oltre la follia, oltre la vita, oltre la morte. Tutti costoro ebbi modo di conoscerli a Wuthering Heights. Questo luogo dove Emily Bronte ci porta, sembra di un altro mondo, quasi ultraterreno, popolato da tante anime corrotte ed alcune, seppur poche, anime pie. Ma le anime che popolano quelle cime tempestose sembrano più in cerca di dannazione che di redenzione, come in una sorta di purgatorio all’inverso, dove l’obiettivo dell’anima è l’inferno e non più il paradiso. Il romanzo scorre via veloce con le sue suggestive ambientazioni, le sue intriganti vicende ed i suoi personaggi carichi di personalità. Ci si potrebbe soffermare tanto su ognuno di questi personaggi, ma mai quanto uno in particolare, ovvero Heathcliff. E’ lui, fin dal suo arrivo da bambino, a rendere Wuthering Heights il purgatorio, con il suo amore folle, ossessivo, vendicativo per Catherine, creatura simile ed egualmente tormentata, anima talmente simile alla sua da lasciare sconcertati. Mai tra le pagine sfogliate ebbi modo di conoscere personaggio di tal fatta, l’odio, la malvagità personificati. Egli è dotato di una cattiveria talmente profonda, che non è possibile giustificarla nemmeno in nome dell'amore palesemente sincero che prova per Catherine. Credo che sia uno dei personaggi meglio caratterizzati tra quelli che ho avuto modo di incontrare, seppur aiutato da un intreccio di eventi intrigante e presentato in maniera impeccabile dalla scrittrice, che ci fa entrare a Cime Tempestose dalla porta principale, e seppur lo spettacolo non sia di quelli che addolciscono il cuore, è comunque uno di quelli a cui fa piacere assistere. Wuthering Heights è palcoscenico di amori impossibili ed ossessivi, ma anche di altri sinceri seppur travagliati. Emily Bronte ci ha mostrato l’amore attraverso un luogo, scenario dei suoi tormenti e delle sue difficoltà, ma infine anche della sua gioia. D’altronde, conoscete sentimento più tempestoso dell’amore?
"[…] né la miseria, né la degradazione, o la morte, o qualunque pena che Dio o Satana potessero infliggere, avrebbero potuto separarci, tu lo facesti di tua stessa volontà. Non io ho infranto il tuo cuore, tu l'hai infranto, e nell'infrangerlo, hai spezzato il mio. [...] Io amo la mia assassina, ma la tua, come posso perdonarla?"
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Questo libro ha una portata simbolica capace di offrirci molti interrogativi. La letteratura romantica ha uno spessore che raramente quella realistica raggiunge.
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