Dettagli Recensione
Passione, Fede e Ragione
Dostoevskij era un grande filosofo, conoscitore dell'animo umano e dei suoi tormenti, oltre che uno scrittore e letterato d'altri tempi. Ne "I Fratelli Karamazov" racchiude ed espone la sua immensa conoscenza dell'uomo e dei suoi sentimenti, della società e della vita, trovando nella storia narrata un mezzo per discorrere con il lettore riguardo tutto ciò.
Protagonisti indiscussi sono, ovviamente, i tre fratelli, figli di Fedor Pavlovic Karamazov.
Ognuno di essi racchiude in sè "l'abisso", inteso come esempio più puro e profondo di determinate qualità. Il primo fratello, Dmitrij, rappresenta la passione irrefrenabile, passione che se non dominata dalla mente e dalla morale, può portarci nella sua frenesia a compiere i peggiori misfatti, trascinandoci nell'oblio. Ivan, il secondo, è la ragione, ragione portata all'estremo, che non lascia spazio al cuore, sopprime l'amore e la fede in Dio, portandoci a rigettarLo alla ricerca di una società perfetta priva della Sua presenza. Ragione che porta però, ad una inevitabile follia. Infine, Alesa, rappresentante della fede più pura, che racchiude in essa tante altre qualità, quali amore, bontà d'animo, onestà.
Oltre questi, protagonista è anche la donna, qui impersonata da Grusen'ka, la donna, scatenatrice di passioni, emozioni e gesta folli.
Lo scrittore, nello esaminare e sviscerare le personalità di questi personaggi, ci fa scorgere le affinità che abbiamo con loro, permettendoci di scrutare dentro noi stessi.
Il libro ci scuote, ci sorprende, perchè a volte troviamo stampati i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre paure in determinati momenti della nostra vita, come se lo scrittore ci conoscesse e sapesse come ci sentissimo e cosa pensavamo nello specifico in quei momenti. Ma non è questo, la verità è che gli uomini, seppur diversi gli uni dagli altri, racchiudono dentro sè stessi le medesime qualità. Non sono queste a cambiare da uomo a uomo, ma semplicemente la quantità presente in noi di ognuna di esse. Il modo di interagire tra loro, e il prevalere dell'una o dell'altra determina le nostre azioni e il nostro essere.
Non è un libro per tutti, è un libro introspettivo, contenente la filosofia dello scrittore, che ha racchiuso sè stesso, e un pò anche tutti noi, in questa sua ultima opera. Vi sconcerterà in certe sue parti, come nel capitolo del Grande Inquisitore, giustamente considerato da Freud uno dei più grandi pezzi di letteratura di sempre.
Imperdibile per chi, come me, intende la lettura non solo come intrattenimento, ma anche, e soprattutto, come cultura.
"E direi, in me c'è tanta di questa forza, ormai, che io prevarrò su ogni cosa, su tutte le sofferenze, non per altro che per dire a me stesso di continuo: io esisto; mi dibatto nella tortura, ma esisto! Sto legato al pilastro ma esisto pur sempre, vedo il sole, e se il sole non lo vedo, so che c'è. E saper che c'è il sole, è già tutta la vita."
Indicazioni utili
Psicologia.
Classici.
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Il libro, si sa, è un capolavoro della letteratura.