Dettagli Recensione

 
Guanciale d'erba
 
Guanciale d'erba 2014-04-15 06:40:13 Emilio Berra TO
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Emilio Berra  TO Opinione inserita da Emilio Berra TO    15 Aprile, 2014
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Camminando col viandante

"Fortunato colui che può con ala
vigorosa slanciarsi verso campi
sereni e luminosi (...) ;
Colui che sulla vita
plana e, sicuro, intende la segreta
lingua dei fiori e delle cose mute " (C. Baudelaire)

Questi versi del grande poeta francese possono servirci per introdurre il discorso su "Guanciale d'erba" di N. Soseki.
La trama del romanzo non è di per sé rilevante: si tratta del percorso di un viandante, durante il quale incontra luoghi e persone, storie suggestive, ma soprattutto l'ambiente naturale nelle sue varie forme e meraviglie.
La voce narrante è quella di un artista, poeta e pittore, capace di posare lo sguardo sulla bellezza, che è ovunque.
Pensa sia "difficile vivere nel mondo degli uomini"; pertanto "si deve tendere di renderlo più accogliente, così da poterci abitare meglio, sia pure per il breve tempo concesso all'effimera vita umana" . Sì, perché nel libro si coglie innanzitutto la piena e serena accettazione della caducità delle cose e della vita stessa:
"Alla rugiada scesa
sui fiori di muscanthus
quando s'annuncia l'autunno
assomiglio ,
io che devo svanire" .

Sa che "in tutti i piaceri è insita la sofferenza, perché traggono la loro origine dall'attaccamento alle cose"; invece gli artisti "si nutrono di nebbia, bevono la rugiada (...). Il loro piacere non dipende dalla materia (...). Hanno spontaneamente abbandonato i limiti angusti e fangosi , nel loro copricapo penetra l'infinita azzurra tempesta".
Questo approccio 'innocente' alla natura può ricordare la poetica del Fanciullino di Pascoli, di cui Soseki era contemporaneo (il libro è del 1906) , anche se spazialmente e culturalmente c'è tutta la distanza che separava l'Italia dal Giappone ad inizio '900.
Anche nell'autore nipponico si rileva una grande fiducia nelle potenzialità del poeta: "Gli artisti sono preziosi, perché rasserenano questo mondo e arricchiscono il cuore degli uomini" ; "dove il volgo guarderebbe cieco, l'artista scopre innumerevoli gemme, infiniti tesori".
Ciò che pure colpisce, leggendo questo testo, è quanto I. Calvino, in "Lezioni americane", chiamava "leggerezza"; infatti vi è uno straordinario e bellissimo uso di immagini lievi, 'senza nulla che pesi o che posi', nella consapevolezza che, "se si tenta affannosamente di rendere la bellezza ancor più attraente, si ottiene al contrario il risultato di sminuirla. Come dice il proverbio: 'Completare è diminuire' ". C'è è, quindi, la scoperta della semplicità essenziale; la contemplazione della 'bellezza delle cose fragili', che quasi paiono esistere momentaneamente per destare il nostro stupore: "La luna proietta (...) l'ombra obliqua di due o tre rami. E' una chiara notte primaverile"; "...nell'aria un presagio di pioggia"; "La pioggia è tanto tenue che sembra aspergere segretamente la primavera di nascosto dagli occhi della notte"; dunque, "In quale luogo sostare?
Lontano nel paese delle candide nuvole".

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
260
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

"Less is more"...
Gli artisti sono preziosi, perché rasserenano questo mondo e arricchiscono il cuore degli uomini" ; "dove il volgo guarderebbe cieco, l'artista scopre innumerevoli gemme, infiniti tesori".
In effetti è vero, anche se raramente gli artisti sono persone serene. Bisogna leggerli ma starne alla larga.
interessante segnalazione Emilio!
Insomma sembra bello e io non posso che essere felice !
Ho aspettato la riedizione economica di questo testo a lungo, era fuori commercio da parecchio e qualche mese fa lo ho comprato . E' lì a casa mia che aspetta, sara' il mio primo Soseki :-)
Ciao Cristina. Spesso è così, almeno in ambito artistico.
Salve Mario. Forse di molti scrittori è meglio essere lettori che parenti.
Grazie, Silvia.
Ti auguro buona lettura, anche se si tratta di un libro che non puoi 'divorare' , anzi da leggere con molta calma.
8 risultati - visualizzati 1 - 8

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'attesa
Papà Gambalunga
I misteri di Udolpho
Guerra
Il violino del pazzo
In affitto
In tribunale
Bandito
La fattoria delle magre consolazioni
Il possidente
Le torri di Barchester
Deephaven
Racconti di pioggia e di luna
La casa grigia
Il villaggio di Stepancikovo e i suoi abitanti
L'uccello nero