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Opera d'avanguardia
Penso che la recensione di questo libro di Flaubert alla vigilia della ricorrenza della festa della Donna (notare la maiuscola….) possa risultare una scelta positiva. Cercando di andare oltre l’aspetto commerciale dell’evento dell’8 marzo, ritengo che nel libro dello scrittore francese sia possibile trovare un forte messaggio di emancipazione del ruolo della donna nella società del tempo, messaggio che dovrebbe continuare a perpetrarsi anche ai nostri giorni senza dovere dedicare alle donne (aggiungerei l’avverbio ipocritamente) un giorno all’anno per celebrare la loro festa.
La storia è una cosa nota: la giovane Emma donna di campagna sognatrice ed amante dei libri, si sposa con il dottor Bovary in quanto vede nel matrimonio la soluzione per ottenere felicità e soddisfazioni. Purtroppo le sue aspettative non si rivelano corrette perché ciò che l’attende è una vita vissuta ai margini della città, circondata da persone zotiche, attaccate al denaro, che fanno del pettegolezzo il loro passatempo preferito. L’unica soluzione che la sig.ra Bovary troverà per fuggire da quest’esistenza sarà quella di costruirsi un mondo tutto suo, ritagliandosi spazi di felicità grazie alle avventure extra coniugali con giovani del posto che tuttavia non esiteranno ad abbandonarla dopo averla illusa.
Senza andare oltre per non svelare troppi risvolti della storia a tutti coloro che ancora non hanno letto il libro, vale la pena evidenziare che l’opera suscitò scalpore ed imbarazzo considerati gli argomenti trattati e venne addirittura sottoposta a processo per oltraggio alla morale. In realtà Flaubert ebbe l’indiscusso merito di rappresentare i vizi della società borghese di provincia del tempo, attraverso le vicende di M.me Bovary riconoscendole, a mio avviso, una valenza in quanto donna coraggiosa e determinata, capace di prendere iniziative (anche se inopportune ed ovviamente impopolari) in autonomia. Lei assume in qualche modo il ruolo di capofamiglia mentre la figura del marito, viene messa in secondo piano, in quanto il signor Bovary è piuttosto passivo rispetto alla moglie.
Infine qualche parola sullo stile di Flaubert che si rifà ai canoni del naturalismo francese: lunghe ed accurate descrizioni dei luoghi, dettagliate rappresentazioni dei personaggi e delle loro debolezze, storia raccontata in modo impersonale. Il narratore cerca di rappresentare la vicenda senza schierarsi od esprimere opinioni, anche se non sempre ci riesce.